Corriere Torino

Qui il futuro si fa concreto

Uno spazio per incontri ed eventi E un appartamen­to per residenze d’artista che sembra una mostra di design: in via Cervino a febbraio nasce un nuovo centro per creativi «Un luogo dove far nascere le idee»

- Giorgia Mecca

L’arte e il design a Torino hanno un nuovo centro. In periferia. Via Cervino e dintorni, dove negli anni Trenta c’erano capannoni e fabbriche legate all’automotive, si stanno trasforman­do in un nuovo quartiere, di artisti, studi di architettu­ra, gallerie. Raffaella De Chirico, Fabio Viale, Gagliardi e Domke, Carma Design, Dado, poco più in là il Museo Ettore Fico, la galleria Franco Noero che pochi mesi fa ha deciso di spostarsi da piazza Carignano per trasferirs­i in via Mottalciat­a, mille metri quadrati, spazi aperti e nuovi progetti, più contempora­nei. Al numero 24 di via Cervino, il prossimo mese aprirà anche Concreto, un nuovo spazio al servizio della creatività. Qui si trasferira­nno anche Velvet Studio e Blue, gli studi di design d’interni e graphic design fondati nel 2012 in piazza Carlina da Gianluca Bocchetta, che qualche mese fa ha deciso di abbandonar­e il centro.

«Ho scelto di aprire questo nuovo spazio a ottobre. Volevo un posto più grande, un punto di incontro per creativi e per tutti quelli che hanno voglia di nuovi progetti, colleghi, ingegneri, artisti, ma anche fabbri, falegnami, elettricis­ti, copywriter, persone che abbiano voglia di fare rete, costruire». Così è nato Concreto: «Non è un ufficio e non è un bar, è un luogo dove potranno nascere nuove idee».

Tre piani, 430 metri quadrati dedicati interament­e alla contempora­neità, una grande sala adibita a coworking al piano rialzato e poi, di sopra, Armonia, un appartamen­to che vuole rendere omaggio a tutti i grandi designer del nostro passato:

Achille Castiglion­i, Ettore Sottsass, Le Corbusier, Charlotte Perriand: «Armonia sarà la casa in cui potranno dormire i nostri ospiti, gli amici che vengono a trovarci, sarà un appartamen­to condiviso». All’ultimo piano, una grande cucina ospiterà presentazi­oni, eventi, show cooking, disegni e riunioni su nuovi edifici, collaboraz­ioni tra le diverse realtà cittadine.

«A Torino abbiamo tutti l’abitudine di dire: “che bello, poi ne parliamo”. Io volevo togliere il poi. In via Cervino potremo parlare subito di tutto, nel concreto, fare rete con altri profession­isti, creare nuove collaboraz­ioni per costruire qualcosa che prima non c’era».

La chicca, oltre la porta della cucina, sarà una terrazza da cui sarà possibile vedere la città da un’altra prospettiv­a: Superga c’è sempre, tutto il resto sono i cambiament­i degli anni Duemila, con vista dall’alto su Edit, i Docks Dora, la storica Facit, i nuovi grattaciel­i, via Cigna e quei vialoni che un tempo o non c’erano oppure erano punti di passaggio dal centro all’autostrada e adesso sono posti nuovi in cui fermarsi, investire, allargarsi. Sembra di stare a Meatpackin­g District, New York, invece è, sarà, la nuova Torino dei giovani che hanno voglia di guardare la città in un modo nuovo, cambiarla, con nuove aperture in prospettiv­a. Bye bye centro, addio alla vecchia regola per cui l’aspetto più importante per presentars­i al mondo del lavoro era la location, i palazzi storici del centro. Sono le persone a fare i luoghi, l’energia che sono in grado di trasmetter­e.

«Concreto ha l’ambizione di essere il posto in cui le persone dialogano senza fatica. E dopo le parole, però, i fatti». I lavori nell’edificio sono ancora in corso, ma stanno per terminare e da febbraio Concreto aprirà i propri portoni al pubblico. Per essere al passo con i tempi, Bocchetta ha deciso di utilizzare caldaie a condensazi­one per il risparmio energetico, di adottare un atteggiame­nto plastic free, di creare un giardino sul terrazzo per avere un polmone verde in tutta la zona.

«Siamo a Torino e a un passo dall’autostrada per Milano, vogliamo essere il punto di incontro tra queste città, lavorare insieme durante il Salone del Mobile, Artissima, Paratissim­a, il Salone del Libro, tutto ciò che rende vive le città».

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In periferia Il nuovo spazio al servizio della creatività si chiamerà Concreto e nascerà tra circa un mese al civico 24 di via Cervino
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Il progetto Due immagini che mostrano come sarà Concreto e la sua terrazza con vista sulla città che cambia
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