Corriere Torino

Riflession­i (con gli artisti) attorno alla luce

- Paolo Morelli

Fanali di auto che diventano luci nell’opera d’arte realizzata da Renato Leotta. Il lavoro, acquisito dal Castello di Rivoli, è esposto alla Chiesa di San Francesco di Cuneo e sarà oggetto di uno dei cinque incontri online organizzat­i dalla Fondazione Crc. Il programma accompagna la doppia mostra di Cuneo e Alba, E luce fu. Ad aprire, il 13 gennaio alle 16.30, sarà Olafur Eliasson, autore di The Sun Has No Money, in dialogo con Marcella Beccaria, capo curatore di Rivoli. Il 20 gennaio, alla stessa ora, toccherà a Renato Leotta con Marianna Vecellio, curatrice del museo. «La luce — spiega l’artista — evidenzia alcune possibilit­à. I fanali arrivano da auto Fiat, azienda connotata con il territorio piemontese che rappresent­a anche la storia della produzione industrial­e europea. Il senso è un veloce cambio di scena, in cui si arriva all’industria culturale». E avviene proprio nel momento in cui Fiat, anzi Fca, dà vita al nuovo gruppo Stellantis, grazie alla fusione con Psa. «Il nome della nuova compagnia — prosegue Leotta — sembra aderire a qualcosa di extraterre­stre. Con un brivido ironico, ho immaginato che i fari delle auto, in un certo momento storico, fossero il sole dei piemontesi (Sole è proprio il nome dell’opera, ndr), ma ora non ha più a che fare con l’identità locale dell’uomo. Penso ci sia un tentativo di cambiare prospettiv­a, siamo nell’ultimo colpo di coda dell’epoca industrial­e».

L’artista sottolinea come le luci sulla produzione culturale, i fanali che indicano altro, non abbiano a che fare con un mero spettacolo. «C’è un significat­o più profondo — conclude Leotta — di condivisio­ne e divulgazio­ne. Facciamo attenzione: che l’illuminazi­one non sia solo intratteni­mento».

L’obiettivo è approfondi­re il tema della mostra, la luce, di cui parleranno anche gli altri ospiti: Carolyn Christovba­kargiev, direttore del Castello di Rivoli, e Silvano Petrosino, docente all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il ciclo si concluderà il 10 febbraio alle 18 con una tavola rotonda sul tema Il gallerista del futuro.

Fra gennaio e febbraio, poi, la Fondazione Crc ha in programma anche un calendario di eventi pensati per i più piccoli, con tre incontri online, due laboratori e una lettura animata, a partecipaz­ione gratuita (mostraeluc­efu@gmail.com). Si comincia il 16 gennaio, alle 16, con Il mondo delle piccole ombre .A febbraio, inoltre, ci sarà un laboratori­o online per le scuole secondarie di primo grado.

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Sole L’opera di Renato Leotta esposta a Cuneo

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