Corriere Torino

Il Milan batte il Torino ai rigori

Giampaolo ribalta il Torino per otto undicesimi e il Milan non riesce a «bucare» Milinkovic in 120’ Ma ai rigori sbaglia Rincon: 5-4, rossoneri ai quarti

- di Gasparotto, Graziano, Sartori

Niente da fare, come un anno fa, ancora in coppa Italia. Il Milan elimina il Toro. Ci mette supplement­ari e rigori ma si conquista i quarti di finale mentre i granata tornano al Filadelfia a leccarsi le ferite. E sopratutto a recuperare energie. Non ha fatto in tempo a lamentarsi del calendario, Marco Giampaolo, che la Coppa Italia gli ha regalato anche la fatica di due tempi supplement­ari. Altro acido lattico nelle gambe del Toro, che dovrà smaltirlo rapidament­e in vista di sabato. All’olimpico arriva lo Spezia, uno scontro diretto in coda alla classifica. Non si può sbagliare, e si deve correre. Si deve vincere.

Ai supplement­ari di Coppa Italia, contro il Milan, a San Siro. Come il 28 gennaio scorso, allora il Milan aveva acchiappat­o il Toro per le corna soltanto al 91’ con un tiro di Çalhanoglu che firmava il 2-2 grazie alla solita deviazione. Ai supplement­ari i granata, che si erano meritati il successo con una doppietta di Bremer, erano crollati fisicament­e e psicologic­amente. Comprensib­ile.

Ieri come allora è Çalhanoglu a eliminare il Toro, stavolta ai calci di rigore. In coda a una serie equilibrat­a come la partita. Inizia Belotti, che di destro spiazza Tatarusanu e porta in vantaggio il Toro con un piatto sicuro e angolato. Anche Kessie poco dopo aspetta la prima mossa del portiere granata. Lukic imita Belotti, stesso angolo e stesso tiro scuro. Theo Hernandez è il primo mancino al tiro, Milinkovic indovina l’angolo, ma il tiro è una fucilata imprendibi­le: 2-2, ancora parità. Così è Lyanco ad andare sul dischetto, anche Tatarusanu intuisce l’angolo e ci arriva, ma non basta. Il Torino è avanti e l’adrenalina scorre litri, a San Siro e davanti alla tv. Qualche istante e Tonali la mette nel sette, imprendibi­le. Parità.

Rincon ha menato fendenti per tutta la partita, lui è quello più tosto. Ma è proprio suo l’errore: tiro a mezza altezza, già una scelta sbagliata, e poi lento. Parato. Romagnoli porta in vantaggio il Milan quando sono le 23.25. Il Toro deve inseguire, è lo stesso Vanja Milinkovic Savic ad andare sul dischetto, per scaricare la sua rabbia sotto la traversa: 4-4, ma non basta. Perché Çalhaschez­za noglu butta dentro il 5-4, tanta fatica per nulla.

Una partita diligente, attenta. Tre giorni dopo il ko in campionato, il Toro torna a San Siro, cambia otto giocatori su undici ma resta se stesso. Un 3-5-2 ordinato che nel primo tempo concede pochissimi spazi ai rossoneri e nella ripresa soffre un po’ di più, perché il Milan cambia sistema (fuori Ibrahimovi­c per Çalhano lu) e arriva più pericolosa­mente in area.

Bremer vince ogni duello, Nkoulou è sempre efficace il Toro rischia pochissimo. E Giampaolo ci crede, anche perché con i cambi questa volta è lui che può migliorare la squadra. Prima con la fredi Murru e Singo quindi con l’esperienza di Lukic e Lyanco, quando il piano era aggiungere anche Andrea Belotti e provare a giocarsela con il capitano. L’infortunio di Vojvoda ha cambiato i piani del tecnico del Toro. Ma non i tentativi dei granata, che a un minuto dal 90’ hanno portato Amer Gojak in area su un lungo rilancio. Il bosniaco però non ha «tenuto» il contrasto con Tonali finendo lungo in area senza arrivare al tiro. Proprio lui che era stato l’unico, sin lì, a impegnare Tatarusanu con un gran bel sinistro sul finire del primo tempo.

Belotti entra a un manciata di secondi dalla fine del match, in pieno recupero, sostituend­o Zaza. C’è il capitano, ma ancora non basta.

Romagnoli È stato un match tosto perché il Torino ha giocato bene, così festeggio di più

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Tomas Rincon ha sbagliato il rigore numero 4 del Toro, un tiro che è risultato decisivo per il ko e l’eliminazio­ne dei granata
Decisivo Tomas Rincon ha sbagliato il rigore numero 4 del Toro, un tiro che è risultato decisivo per il ko e l’eliminazio­ne dei granata

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