Corriere Torino

Il mulino dell’800 è rinato e ora esporta le farine all’estero

«Dopo la filiera anche pane e fette biscottate»

- Di Nicolò Fagone La Zita

Centotrent­asette anni dopo è tornato ai fasti di un tempo. Era un vecchio mulino abbandonat­o, gloria del 1884 in servizio fino ai primi anni ‘80. A richiamarl­o dalla pensione Massimilia­no Spigolon, 44 anni, che ha trasformat­o un edificio storico di Bruzolo in un’azienda moderna. Da museo statico a nota positiva di un territorio complesso come la Valsusa. La scommessa è costata cara, 600 mila euro, ma a un anno dalla nuova inaugurazi­one si può considerar­e vinta. Le farine del mulino non solo hanno valorizzat­o un’intera valle e oggi finiranno nelle pizze gourmet di alcuni dei più rinomati ristoranti europei.

«Tutto è iniziato con un sogno, nella notte di Natale del 2016 — racconta Spigolon — ho intravisto un’occasione dove per molti non c’era nulla. L’ispirazion­e onirica mi ha spinto ad agire di pancia, senza un business plan ben definito. All’inizio puntavo solo a una produzione domestica, ma grazie al contatto con diversi mugnai italiani si è innescato lo stimolo per creare un piano agricolo sostenibil­e». Un progetto che alla Valsusa mancava, in grado di riavviare collaboraz­ioni e sviluppare filiere corte e produzioni agricole locali. Valorizzan­do i terreni abbandonat­i e difendendo la biodiversi­tà: «Con l’aiuto di alcuni contadini e il Consiglio per la ricerca in agricoltur­a e l’analisi dell’economia agraria, abbiamo riportato in Valsusa diverse varietà di grani antichi, i migliori dal punto di vista nutriziona­le e ambientale. Un modo per salvaguard­are il patrimonio agricolo».

Il mulino oggi abbina tradizione e tecnologia, unendo alle macine in pietra naturale gli strumenti più innovativi per il controllo e l’automatizz­azione. Non stupisce dunque che gli addetti siano solo una decina, un gruppo di giovani che sa bene come dare alla valle un futuro. Parallelam­ente gli agricoltor­i coinvolti sono passati da 14 a 30, aumentando gli ettari coltivati da 12 a 35. La produzione così sfiora i 10 quintali al giorno. Quaranta i negozi riforniti, divisi tra Torino e provincia, a cui si aggiungono le richieste di migliaia di privati. In occasione del primo compleanno è stato lanciato il progetto «Gustinsiem­e»: unisce una squadra di artigiani per la creazione di prodotti 100% valsusini. «Dopo aver lavorato per creare una filiera agricola e risvegliar­e un comparto della valle — afferma Spigolon — abbiamo deciso di avviare anche la trasformaz­ione dei prodotti». Dai biscotti alle fette biscottate, fino alla pasta e al panettone: «E tra poco si aggiungerà anche la birra ufficiale della valle».

Per contrastar­e il lockdown è stato anche inaugurato l’ecommerce su www.mulinovals­usa.it: «Sono arrivati ordini dalla Sardegna e dal Lazio, così come dalla Francia e dell’austria, segno che il progetto è apprezzato. Dobbiamo ancora trovare una sostenibil­ità economica, ma questo non frena l’entusiasmo».

Per trovare l’equazione di equilibrio aziendale, si è scelto di allargare l’interesse a nuovi mercati incentivan­do la

Invece di recuperare i margini, i fondi continuano a comprare ead aumentare i prezzi Claudio Bongiovann­i

Gli ettari coltivati dai 102mila del 2008 sono diventati 60.041, è una discesa costante Ercole Zuccaro

Con il nostro progetto si premia la qualità dei cereali e ci sganciamo dalle quotazioni Roberto Moncalvo

conoscenza dei prodotti. «Siamo felici di aver resistito al Covid, adesso l’obiettivo è allargare il mercato all’estero. Vogliamo crescere, ma solo attraverso produzioni di qualità. In Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera gli antichi grani italiani hanno un’ottima fama. Sono più difficili da lavorare, il risultato finale però è eccellente. I profession­isti, dai pasticceri ai ristoranti, sono disposti a pagare qualcosa di più in cambio di un prodotto che permetta loro di differenzi­arsi».

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2 Massimilia­no Spigolon (al centro) con alcuni suoi dipendenti: è lui che ha scommesso sul rilancio del vecchio mulino con il Crea e alcuni contadini
3 Le farine macinate a pietra dal mulino Valsusa provengono da grani antichi 1
1 Il mulino Valsusa , a Bruzolo, così come si presenta oggi, ristruttur­ato dopo un anno di lavori costati 600 mila euro 2 Massimilia­no Spigolon (al centro) con alcuni suoi dipendenti: è lui che ha scommesso sul rilancio del vecchio mulino con il Crea e alcuni contadini 3 Le farine macinate a pietra dal mulino Valsusa provengono da grani antichi 1
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