Il professore intascava i soldi delle gite: ero ludopatico
Insegnava musica in una scuola media della provincia di Torino, ma ha commesso un madornale errore: si è intascato i soldi delle gite scolastiche. E ora il prof infedele non solo ha perso il lavoro, ma dovrà comparire anche in Tribunale. La Procura lo accusa di peculato. Lui si difende: «Sono malato di gioco». La vicenda risale al 2018. Quell’anno il docente, che era anche vicepreside, si impossessa dei soldi versati dagli studenti per partecipare a quattro gite: undici mila euro. A fine anno la direzione didattica — nel corso di un controllo sulle attività extrascolastiche — scopre il raggiro e denuncia. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Giovanni Caspani, confermano i sospetti della scuola e il professore finisce a processo con l’accusa di peculato. A spingere l’uomo a commettere il raggiro sarebbe stata la necessità di procurarsi il denaro per giocare on line. «Il mio cliente — spiega l’avvocato Luca Paparozzi — è affetto da ludopatia. È stata la malattia a spingerlo a impossessarsi di quei soldi». Ora l’imputato ha scelto di farsi curare: dal settembre del 2018 è seguito dal Sert, ha risarcito la scuola e ha ripreso a lavorare in alcuni istituti privati. Questa mattina in aula il legale ripercorrerà la storia clinica del suo assistito, sottolineando come la mania del gioco lo abbia spinto a compiere atti illeciti. Sarà poi il giudice a decidere del destino processuale del docente.