Consigli di lettura per arrivare pronti al torneo
Dopo Londra, Torino. Dopo l’arena del Millennium Dome (oggi O2), sarà il Palaalpitour ad accogliere i migliori otto giocatori di tennis al mondo. E, dopo anni di magra, l’italia spera addirittura di avere un italiano tra i protagonisti, o magari più di uno. Sarà la volta di Matteo Berrettini (di nuovo, dopo l’exploit dell’anno scorso), di Fabio Fognini, del giovanissimo Jannik Sinner o addirittura di un torinese doc come Lorenzo Sonego? Meglio quindi arrivare preparati con qualche buona lettura all’appuntamento di novembre. Certo, per fare una bella figura con amici più o meno esperti sono fondamentali testi come Open (Einaudi), l’autobiografia di André Agassi pubblicata nel 2011: benissimo scritta (grazie a uno scrittore «vero» come il premio Pulitzer J. R. Moehringer), appassionante come un romanzo e doloroso come una seduta di psicanalisi. Oppure l’altrettanto celebrato volume di David Foster Wallace Il tennis come esperienza religiosa (Einaudi 2017), con tanto di omaggio al (forse) più grande di sempre, Roger Federer. O, ancora, uno qualsiasi dei libri di Gianni Clerici: da I gesti bianchi a 500 anni di tennis, fino ai recenti Il tennis nell’arte. Racconti di quadri e sculture dall’antichità a oggi (Mondadori, con Milena
Naldi) e 2084. La dittatura delle donne (Baldini + Castoldi). Tutti diversamente imperdibili. Ma, se vogliamo essere aggiornati, allora partiamo proprio dai tennisti azzurri. Protagonisti, come recita il titolo del recentissimo libro firmato da Vincenzo Martucci con Paolo Bertolucci, del Rinascimento del tennis italiano (Pendragon 2020). Un vero compendio dei lunghi anni di magra, fino al recente boom, di cui è protagonista anche Sonego, oggi al numero 33 delle classifiche mondiali, noto ai fan come «Sonny il guerriero»: «Il torinese alto e magro che tanto somiglia al “Karate Kid” cinematografico», scrive Martucci. Classe ‘95, Sonego è più forte tennista cittadino di sempre, oltre che primo torinese nell’albo d’oro del Campionato Italiano Assoluto, vinto nel 2020. Attesa anche per il più giovane «campione» italiano di sempre, a cui la casa editrice Gribaudo, fondata a Torino nel 1966, dedica il libro Maestro nascente. Come arriva al tennis Jannik Sinner, a firma dell’esperto Stefano Semeraro. Sperando che anche il ligure Fabio Fognini abbia le sue chance di raggiungere Torino, un buon esempio del suo «genio e sregolatezza» è l’autobiografia Warning. La mia vita tra le righe, da poco pubblicata da un altro editore di natali piemontesi, Piemme.