Cortona, prima ingegnere di Olivetti poi imprenditore di grandi capacità
I ricordi delle persone che ci hanno appena lasciato scritti dalle firme del Corriere Torino Donne e uomini noti oppure no ma sempre insostituibili per i familiari, gli amici e la gente del loro quartiere
Aveva letto quasi per caso che l’olivetti cercava ingegneri. Così era arrivato in Olivetti Alessandro Cortona, scomparso all’età di 93 anni. Sempre vicino a lui, che da oltre un anno era affetto da una serie di patologie, la moglie, Valeria Chabod. Erano insieme da più di 50 anni. Persona conosciutissima a Ivrea era stato presidente del Rotary Club di Ivrea per l’anno 1999-2000, Cortona, conosciuto da tutti per la sua capacità tecnica, ha vissuto una vita lunga e ricca di soddisfazioni sia professionali. Nato nel 1927 a Gorizia, dove il padre magistrato, che fu pretore a Ivrea per un anno, nel 1926, era stato trasferito. Nel 1956, quando la Olivetti cercava ingegneri laureatisi con un’alta votazione, ottenne un colloquio a Ivrea dove non trovò il responsabile del Personale, quel giorno ammalato, ma l’ingegner Adriano in persona. Al termine del colloquio gli fu proposto il periodo di prova, quindi fu assunto e lasciò la Viberti di Torino dove stava lavorando in quel periodo. «Ci conoscemmo per caso, alla festa di nozze di Enrica e Stefano Strobbia — racconta la moglie —. Era un ballerino fantastico e riuscì a farmi sentire Ginger Rogers anche se non ero propriamente tagliata per la danza. Chiese di potermi rivedere: era il giugno 1968 e un mese dopo decidemmo di sposarci». Nel febbraio ‘69 le nozze, quindi le nascite delle figlie e, nel 1980, l’appoggio a Valeria che indossò l’abito di Mugnaia, incarnando per quell’anno, il simbolo supremo del Carnevale eporediese. Con la moglie erano uniti nella vita ma anche nel lavoro: nel 1978, lasciata da alcuni anni la Olivetti, Cortona fondò, insieme alla moglie la Icav (acronimo di Ing. Cortona Alessandro e Valeria) srl, ditta di progettazione e costruzione stampi per articoli tecnici in plastica e produzione articoli in plastica, che vendettero nel 2008. Da allora la quotidianità è stata il piacere della condivisione assoluta di tutto, del succedersi delle stagioni, nel perdurare degli affetti più cari e nel moltiplicarsi delle soddisfazioni familiari e di tutte le occasioni che rendono la vita piacevole e degna di essere vissuta.