A un’ora da Torino si sale in sicurezza Tante le guide e i corsi per cominciare Ponti sospesi e vie ferrate Adrenalina ma per tutti
La via ferrata anche per chi non è proprio ferrato. Cresce il popolo degli escursionisti che si confrontano con le pareti rocciose attrezzate di ancoraggi per facilitare la salita in sicurezza. È la via di mezzo tra una passeggiata in quota e le discipline molto più tecniche come l’arrampicata o l’alpinismo. Vietato, però, sottovalutare l’impegno o improvvisare. I principianti possono imparare i rudimenti e prendere confidenza con questa splendida attività a cielo aperto iscrivendosi per esempio ai corsi di via ferrata proposti da Guide Alpine Torino specialmente in estate sulle Alpi Occidentali. Si può così scoprire come muoversi in sicurezza, imparando a valutare la difficoltà di un itinerario, ma anche il corretto utilizzo del kit e le strategie di riposo durante la salita. I corsi, per gruppetti di 4-5 persone, si tengono sulle vie ferrate del Piemonte e della Valle d’aosta, scelte in base alle capacità dei partecipanti, con la presenza fissa di una guida alpina (come i canavesani Marco Appino e Umberto Bado) e la possibilità di ottenere in prestito il materiale tecnico (corda, ramponi, piccozza, imbrago e casco). I costi e i contatti sono riportati sul sito guidealpinetorino.com.
Per chi è alle prime armi uno degli itinerari ideali è la via ferrata di San Lorenzo in Piantonetto. Breve (100 metri di dislivello con tempi di percorrenza di 3-4 ore), abbordabile ma con passaggi che regalano un po’ di adrenalina. Si parte dalla frazione Rosone (Locana, Valle dell’orco), per raggiungere il parcheggio della via ferrata. Dopo 25 minuti di cammino c’è un ponte sospeso a tre funi, un buon esercizio di equilibrio e concentrazione. A seguire, brevi tratti di arrampicata verticale, alcuni passaggi in traverso su placche di roccia rossa e alcuni sentieri da camminare.
Un po’ più difficile, ma non troppo, la via ferrata «Carlo Giorda» della Sacra di San Michele, un itinerario lungo (600 metri di dislivello per 5-6 ore) che consente di raggiungere in un modo meno convenzionale l’antica Abbazia. Molti tratti semplici, immersi in un panorama suggestivo, alcune sezioni verticali e un ponte sospeso di 60 metri che collega le sponde di una gola.
Richiede una preparazione maggiore invece la via ferrata di Pont Canavese (400 metri di dislivello, per 3-5 ore), all’imbocco della Valle dell’orco. Ci sono alcuni passaggi complessi e ponti sospesi alternati a tratti facili per recuperare energie. Serve un po’ di esperienza, ottima preparazione fisica e braccia allenate.
Molto ampia la scelta delle mete proposta dalla scuola Altox (informazioni e contatti su www.altox.it), che spazia tra la Valle di Susa e il Briançonnais. Per le primissime esperienze è consigliata la via ferrata La Ruceia sulle pareti di Condove. Il percorso ha un dislivello di 150 metri, a una quota di altitudine modesta (385 mt), con ottima esposizione solare. Alla partenza il Parco Avventura del Gravio, percorso sugli alberi costruito per i bambini e attrezzato con funi, ponti tibetani e giochi in sospensione.
Raccomandata anche la via ferrata del Rouas, con bellissimi scorci sulla conca di Bardonecchia. La partenza è fissata al Pian del Colle, a circa 300 metri dalla frazione Melezet, in regione Pian del Colle. Sulla stessa parete si sviluppano tre diversi percorsi con lunghezza e livello di difficoltà diverse per soddisfare tutti, dal principiante all’esperto.
L’itinerario più complesso della Valle di Susa è alla Rocca Clarì, tra Cesana e Claviere, lungo un impegnativo percorso con oltre 550 metri di dislivello: roba da alpinisti ed escursionisti esperti. Nei pressi di Claviere c’è anche la via ferrata «Le Batterie del Petit Vallon», sulle pendici del Monte Chaberton, lungo un percorso (dislivello di 580 metri, per 5-6 ore) che collega due opere militari fortificate costruite nel 1890. Questo itinerario è combinabile con un altro pure difficile, la via ferrata Cresta Sud-est dedicata a Mario Perona in alta quota sul Monte Chaberton. Qui sì, bisogna essere molto ferrati.