«Toro, ci pensa Belotti»
Granata in campo alle 15 contro lo Spezia. I grandi ex Asta, Bianchi e Vives puntano sul capitano
L’ultima immagine di Andrea Belotti restituita dalle telecamere è il suo sguardo al termine di Torino-milan, torvo e rabbuiato nonostante il capitano non avesse preso parte a quella disfatta. I tifosi granata e tutto l’ambiente sperano che quel sentimento negativo possa oggi lasciare il posto alla classica esultanza con la mano aperta sulla testa a simboleggiare la cresta del gallo. Il capitano granata torna titolare quest’oggi con l’obiettivo di prendere per mano la squadra al «Picco» di La Spezia, in quello che sarà un pomeriggio di passione e sofferenza. Una vittoria consegnerebbe al Torino la salvezza. I granata la inseguiranno puntando molto sul contributo del capitano, che contro i rossoneri è stato preservato da Nicola visto il rischio squalifica dettato dalla diffida pendente. Oggi dentro Belotti, che nel momento decisivo cercherà di firmare la salvezza dei suoi. Sarebbe giusto e sarebbe bello fosse così per le emozioni che ha saputo dare nei suoi anni al Toro, conditi da numeri e statistiche che fanno di lui uno dei migliori centravanti della storia del club. Anche perché del futuro non v’è certezza: l’intenzione della società è fare di tutto per trattenere il capitano, ma quest’estate andrà presa una decisione in un senso o nell’altro visto il contratto in scadenza 2022. «Io credo che Andrea sia molto legato al Toro e il suo atteggiamento al termine della partita contro il Milan lo dimostra: sentiva sua quella sconfitta, anche se non è entrato in campo — dice Antonino Asta, capitano del Torino dal 2000 al 2002 —. Il Toro ha bisogno del suo trascinatore, anche quando non gioca bene ti dà comunque qualcosa: la sua presenza, infatti, tiene impegnati due avversari della squadra avversaria, per non parlare dei tanti falli che guadagna. Credo che a La Spezia tante speranze siano sulle spalle del capitano, è inevitabile visto il valore che ha dimostrato. E, avendolo conosciuto, penso sia lui il primo a voler trasformare la delusione in rabbia agonistica».
Grandi cose da Belotti se le aspetta anche Rolando Bianchi, che come il Gallo è stato capitano e centravanti del Torino. «Spero che questa stagione finisca il prima possibile, e che il Torino chiuda la salvezza oggi — dice Bianchi —. Andrea non ha nulla da dimostrare, semmai sono molti suoi compagni a doverlo fare». Questo nonostante 3 reti nelle ultime 19 presenze siano effettivamente poche per uno come lui: «Sono alti e bassi periodici, ma Belotti resta un simbolo di questa squadra. Sono convinto che saprà rispondere con i fatti, sul campo, trascinando i compagni. La partita di oggi è una di quelle occasioni in cui parlare
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non serve: l’importanza del match è palese per tutti». Chiude un altro ex capitano del Toro, Giuseppe Vives, che di Belotti fu compagno di squadra per una stagione e mezza: «Belotti sente i momenti di una stagione come pochi altri. Sono sicuro che la sua prestazione sarà di alto livello. Oggi, però, chi segna non importa: per il Torino conta solo vincere, è troppo importante evitare di arrivare a giocarsi tutto all’ultima giornata contro il Benevento. E Andrea se potesse scegliere tra un assist e un gol, farebbe la cosa più giusta».
Rolando Bianchi Il Gallo resta un simbolo di questa squadra Sono convinto che saprà rispondere con i fatti, sul campo, trascinando i compagni Asta Il Toro ha bisogno del suo leader Bianchi Andrea non ha nulla da dimostrare Vives Oggi sarà un Belotti ad alto livello