Di Perri: «Sì al green pass obbligatorio»
Focolaio al rientro da Riccione per un gruppo di Alessandria. Piemonte in allerta
Se i ricoveri in Piemonte restano bassi, occorre comunque non abbassare la guardia. È questo l’avvertimento dell’infettivologo Giovanni Di Perri, primario dell’amedeo di Savoia: «È corretto rendere il green pass obbligatorio per bus e pubblici esercizi. Darebbe una spinta in più a vaccinarsi e si creerebbe un nuovo clima di fiducia tra titolari e clienti». «Per le ferie, restate in Italia e disdire le ferie all’estero. Si è già visto cosa può accadere. Circa 300 studenti sono rimasti bloccati a Dubai, altri nell’isola greca di Ios. L’organizzazione tra i vari Paesi è ancora deficitaria». Anche se bisogna stare attenti anche in Italia: una quindicina di ragazzi della provincia di Alessandria sono positivi al tampone dopo la vacanza a Riccione. Un piccolo focolaio che sta costringendo le Asl ad un super lavoro di tracciamento.
Positivi dopo essere tornati a casa dalle vacanze trascorse a Riccione. Un nuovo focolaio ad Alessandria mette a rischio il rientro dalle ferie dei piemontesi. Ma soprattutto mette sotto la lente d’ingrandimento i tracciamenti dei contagi in Piemonte, sempre più difficili da mettere in atto. E il caso dei quindici giovani, risultati positivi al Coronavirus solo una volta rientrati dalla Romagna, ne è la prova.
I ragazzi, una volta arrivati a casa, hanno manifestato i sintomi del Covid e, sottoposti al tampone, sono risultati positivi al coronavirus. È così scattato l’isolamento per loro e per le loro famiglie mentre i medici di Piemonte e Romagna stanno tentando di fare un super tracciamento dei contatti che i ragazzi hanno avuto durante le ferie. Ma non è cosa semplice. Come tutti i giovani che ogni anno affollano la Riviera anche loro si sono spostati in diversi locali e hanno usato i mezzi di trasporto per muoversi. Le aziende sanitarie di Alessandria e Rimini si sono messe subito in contatto con chi li ha incontrati nelle scorse settimane ma risalire a tutti i contatti risulta davvero complicato. Un esempio che potrebbe non essere isolato con i piemontesi che si sono spostati al mare e in montagna per trascorrere l’estate. E che, al loro rientro, potrebbero scoprire di essere positivi proprio come accaduto per gli alessandrini. Del resto, casi simili, sebbene più ridotti nei numeri, si sono già verificati anche altrove.
Con le vacanze che hanno dato una sorta di liberi tutti per i turisti, senza mascherine all’aperto e con i locali sempre pieni e affollati, il rischio di contagio è in aumento. Un vero problema che porta a chiedersi come si possa garantire la sicurezza per chi rientra in Piemonte dopo le ferie trascorse in altre regioni o addirittura all’estero.
Con i numeri dei contagi in crescita, tanto che la regione potrebbe già ritornare in zona gialla già nelle prossime settimane, il tracciamento rischia di diventare l’unica arma utile per poter individuare i contagi e quindi arrestare la diffusione del virus, aggravata dalla variante Delta. «Non possiamo permetterci nessuna leggerezza che presti il fianco alla pandemia» ha sottolineato l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi promettendo di affrontare il tema già domani mattina nella riunione operativa con il Dirmei.
Si potrebbe iniziare con il tracciamento dei passeggeri che partono e rientrano dall’estero dall’aeroporto «Sandro Pertini» di Caselle e che ora vengono controllati con difficoltà.
Resta però da affrontare il tema dei tracciamenti fatti dalle Asl di tutto il Piemonte. Lo scorso inverno, quando c’era stato il picco di contagi, erano già stati messi a dura prova e in alcuni casi erano anche saltati. Intanto domani iniziano le vaccinazioni dei ragazzi: su una platea di 154.500 giovani tra i 12 e i 15 anni sono già iniziate le adesioni per i fragili di questa fascia d’età che in Piemonte sono circa 1.500. Al momento hanno aderito in 271 e 109 sono stati già vaccinati. Domani inizieranno le adesioni per tutti gli altri appartenenti a questa fascia d’età.
Rischio zona gialla
L’andamento dei contagi in risalita potrebbe determinare il cambio di fascia