Rottura dentro Azione, Nigra incontra Damilano
E la parlamentare di Italia Viva Silvia Fregolent sarebbe pronta a candidarsi col centrodestra
Dopo l’annuncio di Carlo Calenda, «io sosterrò Stefano Lo Russo», uno dei suoi uomini in Piemonte incontra il candidato di centrodestra Paolo Damilano. Intanto continuano i colloqui con Italia Viva: sul piatto anche la candidatura della deputata Silvia Fregolent.
Erano le 9 e mezzo di ieri mattina quando l’imprenditore delle acque e del vino incontrava Alberto Nigra, responsabile degli Enti locali per Azione in Piemonte. Già segretario dei Ds, poi membro del Partito socialista, prima una candidatura a sostegno del leghista Roberto Cota e infine l’adesione a Più Europa. In questi mesi Nigra non ha mai nascosto la sua predilezione verso il centrodestra, «Damilano è un nome di qualità e garanzia della nostra cultura politica»; ma soprattutto la lontananza dal Partito democratico: «Loro mirano ad un’alleanza con il Movimento 5 Stelle», ha detto più volte.
Dopo che è sfumata l’ipotesi di un terzo polo, ieri è arrivata la decisione che ha fatto festeggiare i più, ma che Nigra potrebbe non aver preso molto bene: Calenda ha sciolto la riserva e annunciato, sulle pagine del Corriere Torino, che Azione correrà con la coalizione di centrosinistra. Non è quindi capitato per caso il faccia a faccia dell’uomo di Calenda con Damilano: i due avrebbero discusso di un ruolo dell’ex radicale come coordinatore della seconda lista civica di appoggio a Torino Bellissima, se non addirittura di una terza. E in questa nuova formazione potrebbe entrarci anche Italia Viva. Il deputato Mauro Maria Marino è rimasto sul vago: «Dobbiamo ancora decidere». Ma una cosa l’ha detta, anche se senza fare riferimenti precisi: «Vorremmo che il centrosinistra valorizzasse il nostro radicamento sul territorio». In poche parole, concedesse la presidenza della Circoscrizione Otto all’uscente Davide Ricca. Ma sembra che Lo Russo e i suoi abbiano invitato i renziani a crearsi una lista, «e poi si vedrà». Difficile per i delusi dem rimanere in una casa (quella di origine) in cui non ci si sente desiderati. E così si sta facendo sempre più insistente l’ipotesi di un appoggio al centrodestra, ma senza utilizzare il simbolo di Italia Viva: difficilmente il leader Matteo Renzi accetterebbe di essere associato a Lega e Fratelli d’italia in una grande città. C’è chi già parla di un nome, «Alleanza liberal democratica», dove potrebbero entrare anche Nigra e i (pochi) elementi di Azione che non vogliono saperne del centrosinistra. Così all’incontro di ieri mattina sembrava dovesse esserci anche la deputata Silvia Fregolent, che però si rifiuta di parlare di elezioni torinesi e sottolinea la propria presenza ad Asti con la viceministra alle Infrastrutture Teresa Bellanova. Per iniziare a discutere di accordi politici però, si sa, non è necessario per forza un caffè da Zucca. Bastano un paio di chiamate e dei messaggi, che non sono mai mancati in queste settimane. Ed è sufficiente la volontà di Damilano di concedere la Otto a Iv, come sembra, magari proprio «in cambio» di una candidatura della renziana tra le sue fila.