Corriere Torino

Scagionata la «cricca» Il giudice di Milano assolve altre cinque persone

Cade la corruzione, solo un abuso per un carabinier­e

- S. Lor.

L’ex pubblico ministero Andrea Padalino non è l’unico imputato a incassare la vittoria al termine di un processo che si è svolto con rito abbreviato.

Il procedimen­to riguardava anche altre cinque persone, tra cui il presidente della bocciofila Crimea Angelo Marello, l’oculista Raffaele Nuzzi e l’ex finanziere Fabio Pettinicch­io: sono stati tutti assolti.

Sono stati invece condannati l’appuntato dei carabinier­i Renato Dematteis (2 anni e 5 mesi) e il collega Cesare Amori (6 mesi), entrambi componenti della squadra di polizia giudiziari­a che lavorava per Padalino. Il gup nell’emettere il verdetto ha riscritto in gran parte le accuse: è caduto il reato di corruzione in atti giudiziari.

Nel caso di Dematteis, difeso dall’avvocato Stefano Castrale e assolto per la maggior parte dei capi d’imputazion­e, un episodio di corruzione è stato derubricat­o in abuso d’ufficio: avrebbe suggerito il nome dell’avvocato Pierfranco Bertolino (deceduto nel 2019) a due parti offese che si erano presentate in Procura a sporgere querela. «Il mio assistito è provato da questa storia, ma soddisfatt­o. La sentenza dimostra l’integrità morale dell’appuntato e l’inesistenz­a di una “cricca di favori”», ha commentato Castrale al termine dell’udienza. Amori (difeso dall’avvocato Michele Galasso) sarebbe colpevole di falso, perché durante l’audizione di un testimone non avrebbe indicato nel verbale la presenza del collega Dematteis.

Al centro dell’inchiesta c’erano soprattutt­o i rapporti tra l’appuntato, l’avvocato Pierfranco Bertolino e il sostituto procurator­e Andrea Padalino.

Il procedimen­to nato a Torino è stato poi trasferito a Milano. In particolar­e, il sottuffici­ale era accusato di corruzione — insieme con Padalino — in una vicenda che riguardava l’oculista Nuzzi (difeso dall’avvocato Giuseppina Sollazzo e Antonio Rossomande­lla do): Dematteis avrebbe suggerito al medico di nominare Bertolino come legale e poi lo avrebbe tenuto aggiornato sul procedimen­to scaturito dalla querela che lui aveva depositato.

Il profession­ista avrebbe «ripagato» con visite e interventi oculistici gratuiti a favore dei figli dell’appuntato e

madre del pm. Per il gup il «fatto non sussiste» e per questa ipotesi sono stati assolti.

Si lascia il procedimen­to giudiziari­o alle spalle anche Marello (difeso da Angelo Panza e Antonio Rossomando), assolto perché «il fatto non costituisc­e reato».

Anche in questo caso si parlava di corruzione, ma dalle indagini difensive sarebbe emerso che la cena con la quale il presidente della bocciofila avrebbe ricompensa­to l’amicizia del carabinier­e era stata pagata.

L’avvocato

Il legale dell’appuntato: «Dimostrata l’integrità morale del mio cliente»

Il medico

La vicenda è chiusa anche per l’oculista Raffaele Nuzzi

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