Dick scelse la birreria Voigt E oggi il Norman è un simbolo della storia a tinte granata
Il posto dove nacque il Toro ha voltato pagina ma non ha perso la sua identità. Il bar Norman in via Pietro Micca, affacciato su piazza Solferino, è tornato ad essere il simbolo della torinesità che è sempre stato. Da settembre è passato sotto una nuova proprietà, il gruppo Postalcoop srl che gestisce anche due ristoranti giapponesi in centro a Torino. «Ma la nostra cucina è e rimarrà piemontese», precisano dal Norman.
Uno dei volti storici del locale è Maurizio Penna, cameriere da trent’anni del bar dove nacque il Toro. «Sono tifosissimo granata e ricordo ancora la festa che facemmo qui nel 2006 per il centenario del club, c’erano il presidente e tutta la squadra. I calciatori vengono spesso da noi, sia quelli del Toro che quelli della Juve. Fino a quando giocava in granata il più affezionato era Bremer, vedremo se tornerà anche ora che ha cambiato sponda…».
Aveva cambiato sponda pure Alfred Dick. Era il presidente della Juventus che nel 1905 vinse il suo primo scudetto, ma l’anno successivo se ne andò sbattendo la porta, in disaccordo con il resto della dirigenza. Così si unì, insieme ad alcuni suoi uomini, al FC Torinese, fondando il Football Club Torino tra la nebbia del fumo di sigaro della birreria Voigt. Nelle primissime partite la squadra giocava con maglie a strisce arancionere, poi si optò per il granata: la scelta, ipotizzano alcuni, fu dettata dalla fede calcistica di Dick per gli svizzeri del Servette.
Dick, imprenditore nel settore calzaturiero, era un personaggio lungimirante, vulcanico e decisionista, ma anche un uomo tormentato. Nel 1909, a 44 anni, si sparò un colpo in testa per aver commesso alcuni errori che fecero perdere soldi alla sua azienda. Se avesse vissuto più a lungo chissà cosa avrebbe detto di ciò che è diventata la sua creatura nata in quella sera del 3 dicembre 1906, ricordata oggi anche da una targa accanto al bancone.
La birreria Voigt nel 1918 ha cambiato nome, diventando Bar Norman, passando da una proprietà all’altra ha accompagnato la città di Torino nei cento anni successivi e oggi è pronto a espandersi ancora. «Il locale è nuovo, ma continua nel segno della tradizione, al piano superiore c’è il ristorante. E abbiamo acquistato i locali dell’ex libreria Petrini – racconta Penna -: al piano terra ci sarà un laboratorio di pasticceria mignon tipicamente piemontese, l’inaugurazione sarà la prossima settimana».
Il Norman continua a essere, oltre a un punto di riferimento della ristorazione, anche un vivace centro culturale. Giorni fa qui si è tenuta la presentazione del libro «Le nuove guerre del calcio» di Marco Bellinazzo, moderata dall’avvocato Massimiliano Romiti dell’associazione Toromio. La data non è stata scelta casualmente e anche ieri come a ogni anniversario il Norman ha accolto tanti tifosi del Torino, passati a prendere un caffè lì dove 116 anni fa nacque una leggenda.