Corriere Torino

Il nostro dissenso, un diritto costituzio­nale

- Di Beatrice Pedergnana

Èmercoledì mattina, Torino è nuvolosa. All’ora pranzo vi trovate in via Milano. Due camionette e molti agenti in uniforme davanti al Municipio. Affrettate il passo, curiosi. E arrivate in piazza Palazzo di Città. Su delle panchine da barbecue stanno sedute sei persone, davanti qualche telecamera e una cinquantin­a di ascoltator­i. È una conferenza stampa sulla repression­e e sull’uso sproposita­to di violenza e misure giuridiche, ironico no?

Il primo ospite, Mezzalama di Torino Respira, parla dell’importanza dei movimenti ambientali. Afferma che la verità è detta poco e male e che esprimersi in modo visibile è l’unico possibile quando le istituzion­i rispondono in modo insufficie­nte. Il suo comitato ha raccolto 3.000 adesioni per una petizione da portare alle più alte cariche dello Stato in solidariet­à agli attivisti vittime di repression­e. Sottolinea che i movimenti lottano per la sopravvive­nza a medio termine della civiltà in un sistema basato su fossili e disuguagli­anza. Capra, giurista, esprime stupore per le misure di prevenzion­e applicate agli attivisti dopo manifestaz­ioni non violente. Sulla definizion­e di pericolosi­tà sociale utilizzata per limitare il diritto alla protesta, afferma che «chi non vede questo pericolo è miope, socialment­e pericoloso qui non esiste, esiste dissenso». Parla di una deriva grave per i nostri figli. La professore­ssa D’agostino sottolinea il valore costituzio­nale del dissenso come partecipaz­ione effettiva e necessità di una democrazia. Pepino, magistrato, sottolinea la necessità del conflitto in una società complessa ed esorta tutti a essere preoccupat­i. Vitale, avvocato, parla della tecnica dello «slap» e delle azioni strategich­e per prevenire la protesta. Sottolinea che le manifestaz­ioni per la crisi climatica sono protette dalla corte europea dei diritti dell’uomo e dalla convenzion­e di Aarhus. La conferenza stampa finisce, l’attivista di XR che moderava fa gli ultimi saluti. Mentre camminate verso casa o il lavoro, non riuscite a smettere di pensare all’idea della costituzio­ne come una bicicletta della professore­ssa D’agostino: funziona solo se continuiam­o a esercitare i nostri diritti costituzio­nali.

La necessità di esprimersi

I movimenti lottano per la sopravvive­nza a medio termine della civiltà in un sistema di disuguagli­anze

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy