Corriere Torino

Ferri promuove il Toro: «La classifica è già buona ed è possibile salire ancora»

Il grande ex: «Fase difensiva super? Va dato merito a Juric»

- Gianluca Sartori

Dieci clean sheet in venti partite: la solidità della fase difensiva è l’architrave attorno a cui il Torino di Juric proverà a regalarsi un girone di ritorno da protagonis­ta. E se si parla di solidità e grinta può venire in mente Giacomo Ferri, volto storico del Toro per cui è stato difensore, allenatore e team manager. «Big Jim» fa il punto sulla squadra granata.

Ferri, come valuta il momento del Torino?

«La squadra sta vivendo una fase positiva. La classifica è buona e non è impossibil­e scalare qualche posizione. Il Torino poteva anche avere qualche punto in più, ma penso che ogni partita del nostro campionato sia complicata. C’è chi denigra la Serie A ma, secondo me, è il torneo di livello generale più alto assieme alla Premier League inglese».

Il Toro non prende gol in metà delle partite che gioca: merito della qualità dei difensori?

«I meriti vanno divisi equamente tra tutti. Una squadra è un gruppo di giocatori. Se due reparti non funzionano a dovere il terzo può essere forte nei singoli ma faticherà ugualmente. Quindi va dato merito in primis a Juric e al suo modo di organizzar­e e di interpreta­re la fase difensiva. Nella riconquist­a della palla sono impegnati tutti i giocatori, a partire da Zapata».

La crescita di Vanja l’ha stupita?

«Milinkovic-savic è un portiere importante. Ha fatto qualche errore, vero, ma fa parte del gioco. Il ruolo dell’estremo difensore è più complicato rispetto agli altri perché, se sbaglia lui, tutti se lo ricordano per molto tempo e questo influenza i giudizi. Il serbo, però, è cresciuto moltissimo e sta compiendo parate importanti che hanno permesso alla squadra di conquistar­e qualche punto in più».

Il leader difensivo è innegabilm­ente Alessandro Buongiorno. Merita l’europeo?

«In questo momento lui e Scalvini sono i più forti difensori centrali italiani, a mio avviso. Da tifoso mi auguro che possa rimanere in granata a lungo. Però sento che piace a tanti e il presidente Cairo prima o poi sarà chiamato a fare valutazion­i di tipo economico».

Quanto è importante per Juric il recupero di Djidji?

«Lui lo sarebbe per qualsiasi squadra, viste le sue caratteris­tiche molto particolar­i e difficili da reperire sul mercato. Ha forza esplosiva, sa marcare bene, ma sa anche difendere la profondità. Giocatore prezioso».

L’altro titolare è Rodriguez, il capitano: una pedina insostitui­bile? «Ricardo ha moltissima esperienza e questo gli consente di essere una guida e un punto di riferiment­o, in campo e fuori. In ogni squadra serve un mix di giovani ed esperti che possano indicare la via nei comportame­nti e nell’approccio al lavoro. Non conosco personalme­nte lo svizzero, ma mi dà l’impression­e di essere un personaggi­o così. Uno che sa gestire e interpreta­re al meglio le fasi della partita».

Il rovescio della medaglia è la sterilità della fase offensiva. Solo 18 gol in 20 partite...

«I numeri sono quelli ed evidenzian­o che un problema c’è, ma io dico che il problema non è nei singoli. Se Zapata, Sanabria e Vlasic stanno bene fisicament­e, il bottino può sicurament­e migliorare. Sono tre giocatori che hanno caratteris­tiche compatibil­i. Zapata può fare reparto da solo, Sanabria ne trae beneficio perché sa approfitta­re degli spazi che il colombiano crea, Vlasic partendo da dietro non dà punti di riferiment­o e sa dare fastidio. Ripeto: sono elementi che, se stanno bene, possono garantire i gol che servono a una squadra ambiziosa».

Si segna poco

Se Vlasic, Zapata e Sanabria stanno bene possono garantire i gol che servono

Su Buongiorno

Lui e Scalvini sono i più forti difensori italiani Mi auguro che possa restare granata a lungo

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 ?? ?? Giacomo Ferri (oggi 64enne) in un duello con Diego Armando Maradona
Giacomo Ferri (oggi 64enne) in un duello con Diego Armando Maradona

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