Basket Torino sfida i primi della classe: «Siamo pronti»
La Reale Mutua ospita Trapani (20.45) con la rosa al completo. Coach Ciani: «Sarà una battaglia»
Non ci sono proclami – lo stile del personaggio non deroga – ma la dichiarazione d’intenti è chiarissima: «I segnali arrivati in settimana mi dicono che il gruppo è pronto». Perché stasera arriva la partita più attesa: al Palagianniasti (20.45) c’è la capolista Trapani Shark che, come spiega il coach Franco Ciani «è la squadra più forte, reduce dal record delle 14 vittorie consecutive e una sola sconfitta, la leader del girone e forse non solo».
Nessuna dichiarazione ridondante come quelle spesso ascoltate dal presidente dei siciliani Antonini, ma si intuisce la malcelata voglia di fare l’impresa dopo aver finalmente recuperato il roster al completo: «Non ci giochiamo nulla, al massimo rischiamo di fare come le altre squadre. Quindi avremo serenità ma anche irriverenza, la sfida è molto stimolante». La ricetta è obbligata: «Fare in modo che Trapani non esprima compiutamente il suo valore, mescolare le carte e rallentare il loro sistema di gioco: fare la partita. Contro quella portaerei, noi dovremo essere un sommergibile che agisce di nascosto e colpisce di sorpresa». E alla fine tutto sarà «una cartina di tornasole, analizzerò gli spunti di valutazione in vista della fase a orologio quando le gare saranno tutte di alto livello».
La prospettiva di arrivare a un testa a testa negli ultimi possessi, specialità della casa, da un lato intriga («vorrebbe dire che avremo fatto una grande partita») e dall’altro non crea illusioni («hanno giocatori che sanno vincere anche così»), mentre l’auspicio è che «intorno a noi ci sia, in caso di difficoltà, l’aiuto necessario per superare i momenti difficili, consapevoli che per battere Trapani non basterà nulla di “normale”, ma ci vorrà qualcosa di inaspettato». Perché è facile prevedere che «sarà battaglia su ogni pallone. Ne abbiamo parlato con i ragazzi, da ora in poi sarà così. Si alza il livello». E allora ci vorranno giocate geniali, come quelle di Kennedy: «Questo match è congeniale alla mentalità americana: giochiamo con i più forti, proviamo la grande impresa. Lo spirito competitivo di Keondre ne sarà stimolato».
«Ne abbiamo parlato con i ragazzi, da ora in poi sarà così: si alza il livello»