Sicurezza in città, in arrivo altri 50 militari Sulle strade e nelle stazioni saranno 593
L’annuncio del ministro Piantedosi. E l’assessore Ricca garantisce lo stanziamento di un milione di euro
Sono 6.800 i militari che nel 2024 aiuteranno le forze dell’ordine a garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Ad annunciarlo è il ministro dell’interno Matteo Piantedosi. Un numero considerevole di uomini in divisa che verranno distaccati in decine di città, soprattutto capoluoghi di regione. E anche Torino ne trarrà beneficio. Andando a vedere nel dettaglio il dislocamento geografico dei militari si scopre che qui ne arriveranno 50, che si vanno a sommare a quelli già presenti: complessivamente, il contingente a disposizione sarà di 593 unità.
L’annuncio di Piantedosi arriva all’indomani di quello del prefetto Donato Cafagna sull’impiego dell’esercito nel progetto «Strade sicure» e in particolare per il pattugliamento — dalle sette del mattino fino alle sette di sera — di Barriera di Milano. I militari, 42 quelli destinati al programma interforze, affiancheranno la polizia nel controllo del territorio.
Come verranno impiegati i nuovi arrivi non è ancora stato definito. Stando a quanto illustrato dal ministro, una parte presiederà le stazioni ferroviarie. Non del tutto una novità per Torino, dove già da novembre è possibile vedere le mimetiche che controllano il via vai di passeggeri all’interno dello scalo ferroviario.
Altri, invece, verranno usati per i presidi fissi degli obiettivi sensibili e per progetti mirati di sicurezza, come appunto quello in partenza lunedì nei quartieri Nord della città.
«Il significativo incremento dell’aliquota di militari assegnati sul territorio nazionale è il segnale concreto dell’attenzione che il Governo sta rivolgendo alle richieste di maggior vigilanza e prevenzione», spiega Piantedosi. Un impegno evidenziato anche dall’assessore alla Sicurezza piemontese Fabrizio Ricca, che in un post sui social scrive: «Pressing alto e massima attenzione sulle zone della città che meritano riscatto e sicurezza».
Non solo, Ricca ricorda gli investimenti della Regione rilanciando lo stanziamento di un milione di euro anche per il prossimo anno. Fondi a disposizione del ministero per implementare la strumentazione in dotazione alle forze dell’ordine: quest’anno i soldi sono stati usati per garantire maggiore operatività alle Volanti.
Guardano in maniera acritica all’arrivo dei militari anche i sindacati di polizia. Pietro Di Lorenzo, segretario provinciale Siap, prende atto degli sforzi che vengono fatti per garantire sicurezza ai cittadini, ma non può fare a meno di notare come l’organico della polizia registri una carenza di 200 uomini: «Un vuoto strutturale frutto di dieci anni di stop alle assunzioni e al turn over. Adesso la situazione si sta sbloccando, ma è chiaro che ci vuole del tempo per riuscire a colmare il gap. Per questo non critico l’impiego dei militari, ma dobbiamo anche sapere che non sono la soluzione». Per il sindacalista il problema è strutturale: «Possiamo anche mettere un militare o un poliziotto ad ogni angolo di strada, ma se poi gli arrestati escono dal carcere dopo pochi giorni è chiaro che non diamo la giusta risposta alla richiesta di sicurezza dei cittadini».