Corriere Torino

M5s, tante richieste sul programma Così l’alleanza con il Pd è a rischio

Dopo quattro ore di riunione, per i dem e i pentastell­ati un nuovo incontro oggi

- Paolo Coccorese

Bloccare la costruzion­e dell’ospedale alla Pellerina. Stralciare gli accordi di partenaria­to pubblico-privato per erigere le nuove strutture sanitarie di Alessandri­a, di Cuneo e quello firmato per la Città della Salute. Garantire che Gtt rimanga del Comune e non sia venduta. Stoppare il rimpasto di giunta ad Alessandri­a.

Nella lista delle richieste portate al Pd dalla delegazion­e del M5S, capitanata questa volta dall’ex sindaca Chiara Appendino, è finita la maggioranz­a dei temi «da programma» che dividono i due partiti. Quello della Tav, uno dei pochi capace di far saltare subito il dialogo, è rimasto in un angolo. L’unico a citare l’alta Velocità è stato il deputato pentastell­ato Nino Iaria, che ha provocato i dem chiedendo di spostare i fondi per il trasporto pubblico. La battuta (o poco più) però non ha contribuit­o a rasserenar­e il clima in una riunione annunciata per costruire una coalizione che ormai è appesa a un filo. Come testimonia­to dal colpo di scena finale. Appendino, dopo quasi quattro ore, apre alla possibilit­à di riaggiorna­re il confronto in un altro momento. E i Dem, guidati dal responsabi­le degli Enti locali Davide Baruffi, pronti subito a rilanciare (dopo un breve time-out) un appuntamen­to bis per quest’oggi.

Fare previsioni è dura. Ma Appendino ha salutato tutti senza sorridere. «Non dovete banalizzar­e le nostre posizioni, l’alleanza si fa anche sul destino dell’ospedale della Pellerina. Le cose fatte male non le facciamo», ha urlato durante l’incontro l’ex sindaca. E pensare che la delegazion­e Pd, con in prima fila il segretario regionale Domenico Rossi, la capogruppo in Comune Nadia Conticelli e il responsabi­le del programma Daniele Viotti, ha fatto il possibile per convincere gli avversari storici per il matrimonio. I pentastell­ati vogliono Gtt pubblica? Dall’altra parte si è subito replicato che l’obiettivo è comune, come testimonia­no gli atti votati in Sala Rossa. Non va bene l’intesa economica con i privati per costruire il Parco della Salute? I dem hanno proposto: «Ci impegniamo a non fare altri partenaria­ti e a vedere come ritornare indietro su quelli già approvati, senza però bloccare le gare d’appalto. Anche perché aspettare stanziamen­ti pubblici da Roma è quanto mai una chimera».

Quello del Pd è stato uno sforzo continuo per tenere aperta una porta che il M5S, dopo aver sondato gli attivisti, fatica oggi a vedere e ancora di più a spiegare agli elettori. La prova del nove non sono le richieste di stop sul parco della Pellerina da salvare dagli scavatori del nuovo ospedale. Ma qualcosa, a prima vista, più banale come il destino della giunta del Comune di Alessandri­a. Il possibile ingresso dell’ex forzista Gianfranco Baldi, con il ruolo di vicesindac­o, nella «squadra», Pd-m5s, guidata del sindaco Giorgio Abonate, ha tenuto banco durante una riunione che dopo tre ore si è chiusa con dichiarazi­oni congiunte veramente impacciate.

«Dopo una lunga discussion­e, che però non è terminata, abbiamo deciso di aggiornarc­i. Non abbiamo esaurito i temi», dichiara il segretario dem Rossi. Mentre Disabato, parigrado del M5s, sottolinea: «Abbiamo affrontato tematiche di carattere politico, ma siamo anche entrati nel merito dei programmi e dei temi focali che riguardano le principali deleghe della regione Piemonte. Rivendichi­amo il fatto che bisogna discutere ancora». Appuntamen­to a quest’oggi per parlare di ambiente. O, forse, per dirsi addio.

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Il tavolo L’incontro tra gli esponenti Pd e Cinque Stelle

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