Corriere Torino

Salta il tavolo regionale tra Pd e M5S Base grillina in rivolta: «Meglio soli»

Doveva essere l’incontro decisivo, Roma chiede il rinvio per evitare la rottura Conte-schlein

- di Gabriele Guccione

Prendere tempo per prendere tempo. In Piemonte non si può consumare una rottura, non nel momento in cui a Roma i luogotenen­ti di Elly Schlein e Giuseppe Conte sono alle prese con altre trattative giudicate più rilevanti, come quella per la Basilicata. Così, per non ostacolare gli altri negoziati in corso, quello che era stato annunciato come l’incontro risolutivo per addivenire a un accordo (o forse, più prevedibil­mente, per sancire una spaccatura insanabile) viene annullato su input dei vertici romani del Pd. Com’è ovvio, la versione ufficiale è che «si ritengono necessari ulteriori approfondi­menti», spiega il segretario piemontese dei dem Domenico Rossi, il quale non fatica ad ammettere tuttavia che la decisione di rinviare a data da destinarsi il confronto previsto per questa mattina è stata presa «dopo una serie di interlocuz­ioni con la segreteria nazionale».

Non è stata fissata dunque nemmeno una nuova data, segno che il dossier Piemonte viene ancora una volta (dopo lo stop alle primarie imposto dal Nazareno) avocato da Roma. Una scelta, quella della centralizz­azione delle interlocuz­ioni con i potenziali alleati, diventata di fatto una prassi della segreteria Schlein. E che dunque riguarda, e preoccupa — come lascia intendere la coordinatr­ice regionale del M5S Sarah Disabato — unicamente il Pd. «A me non risulta — si premura di precisare — che a livello nazionale ci sia un tavolo sul Piemonte al quale sieda il Movimento». I tavoli, in effetti, sono altri. E riguardano la Basilicata, ma anche la questione delle alleanze e delle candidatur­e nei capoluoghi di Regione prossimi al voto: Cagliari, Bari, Firenze, Perugia, Campobasso.

Così, mentre sotto la Mole il malcontent­o della base del M5S («Meglio soli che male accompagna­ti») per il prospettat­o accordo gialloross­o cominciava a rappresent­are un serio problema di consenso, ci hanno pensato i dem a togliere le castagne del fuoco ai luogotenen­ti di Conte, a cominciare dall’ex sindaca Chiara Appendino, da sempre scettica sull’intesa alle regionali.

La motivazion­e ufficiale del rinvio è appunto quella della «necessità di approfondi­re ulteriorme­nte ogni singola tematica», rimarca Disabato. Ma dopo tre incontri appare difficile che le due delegazion­i abbiano ancora molto da dirsi. Di certo, non sarebbero bastati i due giorni in più che si erano presi sabato scorso per cercare di dipanare i nodi messi sul tavolo dai 5 Stelle, come la costruzion­e del nuovo ospedale di Torino Ovest alla Pellerina o la comparteci­pazione dei privati nella costruzion­e della nuova Città della Salute. Ma è difficile pensare che su questioni tanto di principio si possa arrivare a una mediazione anche prendendos­i più tempo. Checché ne dica il segretario Rossi: «Mi auguro che questo ulteriore tempo aiuti a trovare le ragioni di un’intesa che, com’è noto, il Pd persegue da mesi».

Rossi (Pd)

Sono necessari ulteriori approfondi­menti Noi perseguiam­o una intesa da mesi ❠

Disabato (M5S)

Non ci sono trattative nazionali sul Piemonte I temi sono rilevanti e vanno approfondi­ti

 ?? ?? Leader
Elly Schlein e Giuseppe Conte sono alle prese con la difficile tessitura delle alleanze nei territori che andranno al voto questa primavera: dalla Basilicata ai comuni di Bari, Firenze, Perugia e Cagliari
Leader Elly Schlein e Giuseppe Conte sono alle prese con la difficile tessitura delle alleanze nei territori che andranno al voto questa primavera: dalla Basilicata ai comuni di Bari, Firenze, Perugia e Cagliari

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy