Corriere Torino

Juve, addio corto muso

I bianconeri, pur mantenendo una grande solidità difensiva, sono andati a segno 18 volte nelle prime 5 gare del 2024, con Vlahovic scatenato

- (f.bon.) Filippo Bonsignore

Il problema (per gli avversari) è che la Juve non solo continua a vincere ma ora ha imparato a segnare tanto. Un appunto che si muoveva fino a pochi giorni fa ai bianconeri era di non saper andare oltre il singolo gol e, una volta realizzato, di difenderlo a oltranza. Un atteggiame­nto più speculativ­o che propositiv­o e votato a cercare il risultato rotondo.

Ora la Signora sta cambiando pelle: ha imparato a gestire «La mia ambizione è di continuare a fare il massimo possibile, non abbiamo limiti». Pecco Bagnaia lancia l’assalto al terzo titolo mondiale consecutiv­o di Moto GP nel giorno della presentazi­one, a Madonna di Campiglio, della nuova moto, la Desmosedic­i GP24. «Il livello è sempre più alto e il fatto di avere otto Ducati in pista può essere un aiuto ma anche uno svantaggio in certe situazioni – riflette il campione del mondo –. La concorrenz­a e gli avversari, anche in casa, saranno tosti». Tra questi, oltre a Jorge Martin, secondo lo scorso anno, ci sarà Marc Marquez con il Team Gresini: «Penso che sarà subito competitiv­o». i momenti della partita, e al controllo del vantaggio unisce la propension­e a continuare ad attaccare, a creare occasioni, a essere aggressiva per recuperare in fretta il pallone e incidere. La svolta è testimonia­ta dalle prime 5 partite del 2024. Nel nuovo anno, la Juve ha mantenuto l’impermeabi­lità difensiva (due gol incassati) ma ha trovato una prolificit­à offensiva finora sconosciut­a: 18 gol all’attivo e tre vittorie di fila con almeno tre gol fatti. E pazienza se poco più della metà di questo fatturato (10 reti) è arrivata nelle due gare di coppa Italia con Salernitan­a (6-1) e Frosinone (4-0). C’è un segno chiaro di inversione di tendenza rispetto al girone d’andata, in cui la media gol è stata di 1,5 a partita (29 in 19 gare) e solo in otto occasioni erano arrivate due reti (Empoli, Torino, Cagliari, Monza, Frosinone, Salernitan­a) o più (tre, con Udinese e Lazio). Il ritorno è iniziato con due 3-0 di fila a Sassuolo e Lecce che sono lo specchio del cambio di ritmo. E allora sì che c’è davvero un problema in più per gli avversari, soprattutt­o perché, oltre a scoprire Yildiz, la Juve ha ritrovato il vero Vlahovic. Con 5 reti, Dusan è il miglior marcatore dei 5 principali campionati europei nel 2024 e sta segnando con una continuità mai vista da quando è in bianconero. Riassunto: due doppiette consecutiv­e, 6 gol nelle ultime cinque gare. Una regolarità che ricorda i tempi della Fiorentina quando aveva stregato la Juve, che infatti due anni fa a quest’epoca decise per il grande investimen­to da 81,6 milioni. Il bomber serbo ha dato un calcio ai problemi fisici che lo hanno condiziona­to a lungo la scorsa stagione ed è tornato l’uomo dei sogni, il ruolo che gli era stato cucito addosso quando era arrivato. Il Vlahovic di oggi ricalca quello dell’alba del campionato – quando arrivarono 4 reti nelle prime 4 giornate – ma più sereno, più brillante, più consapevol­e, più leader. «Testa dura. Spalle larghe. Cuore grande»: nel suo messaggio social ci sono tutti gli ingredient­i per proseguire la cavalcata e, chissà, proprio come dice Allegri, rendere possibile quello che sembra impossibil­e. «Ci attende ancora un lungo cammino, ma insieme possiamo arrivare lontano», promette Dusan. Destinazio­ne scudetto.

Le reti

(19 presenze) di Dusan Vlahovic in questo campionato: 5 reti firmate solo nel 2024

Il messaggio dell’attaccante serbo: «Testa dura. Spalle larghe. Cuore grande»

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La Juventus è a quota 52 punti, una lunghezza in più rispetto all’inter
Una partita in più per la banda Allegri La Juventus è a quota 52 punti, una lunghezza in più rispetto all’inter

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