«Dante ci dice che abbiamo un ego smisurato»
Tre anni fa, Elio Germano e Theo Teardo iniziarono a portare in giro per i teatri d’italia il loro progetto teatrale Paradiso XXXIII. Ovviamente, tratto da Dante. Domani e venerdì è al Colosseo alle 21.
C’è un senso anche politico nel vostro Paradiso?
«È nell’incapacità di Dante di descrivere l’assoluto, il divino. E dimostra tutto il suo limite di essere umano. Se in questo momento avessimo la modestia e il buon senso di dimostrare quali sono i nostri limiti, credo che dal punto di vista politico ci sarebbero dei passi avanti. Ci sono troppi fronti di guerra aperti che danno l’idea senso di onnipotenza di un ego maschile smisurato. Abbiamo un problema di paternalismo clamoroso».
È interessante che dica paternalismo e non patriarcato.
«Il problema è anche di patriarcato. I conflitti ci ricordano l’esagerazione della potenza maschile in azione che non riesce ad ascoltare il resto del mondo. Non vedo altra possibilità di salvezza se non nella cultura. Si finisce sempre lì. I libri a me hanno salvato la vita quando, da ragazzino, non avevo la più pallida idea di cosa fare. L’arte, la letteratura, la musica mi hanno dato una visione del mondo. Ed è una visione pacifista».
Un libro in particolare che l’ha salvata?
«Uno clamorosamente bello, uno dei capisaldi della letteratura del 900 che non è per nulla positivo, anzi, è il massimo dello sconforto: Viaggio al
termine della notte di Céline, che affronta la follia inutile della guerra. Inconcepibilmente, sempre, una guerra da qualche parte si ripresenta».
Lei si è espresso a favore del Todays Festival.
«Penso che la curatela di Gianluca Gozzi abbia fatto la differenza in un quartiere interessato da degrado e difficoltà varie. Ostacolare progetti del genere è un grande sbaglio, perché possono cambiare le cose. Penso anche però che non siano solo gli artisti a doversi manifestare in queste occasioni e che dovrebbe intervenire, una buona volta, la società civile. Come gli artisti si mobilitano quando una fabbrica chiude, ad esempio, la società deve rendersi conto che chiudere il Todays è un grande sbaglio e sarebbe un errore gigantesco lasciarlo andare. Ricordo una volta, ero su un autobus in Canada, e c’era un cartello: “Una biblioteca crea una comunità”. Comunità, non business. Io penso che il Todays sia una comunità e come tale vada preservato».
Con Elio Germano
I libri mi hanno salvato la vita da ragazzino, mi hanno dato una visione del mondo. Ed è pacifista