Corriere Torino

Le parole di Szymborska per l’orchestra Rai

- Luca Castelli

«D opo ogni guerra c’è chi deve ripulire. In fondo un po’ d’ordine da solo non si fa. C’è chi deve spingere le macerie ai bordi delle strade, per far passare i carri pieni di cadaveri. (…) Non è fotogenico e ci vogliono anni. Tutte le telecamere sono già partite per un’altra guerra». Duri come la pietra e la realtà, sono alcuni versi tratti da La fine e l’inizio ,la poesia del 1993 di Wislawa Szymborska che — interpreta­ta dall’attrice Marta Cortellazz­o Wiel — stasera e domani aprirà i due appuntamen­ti che l’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dedica al Giorno della Memoria.

Alle parole della poetessa polacca, premio Nobel per la Letteratur­a nel 1996, seguiranno le note di due opere composte negli anni Quaranta del secolo scorso, quando ancora tuonavano i cannoni della Seconda Guerra Mondiale, e che oggi sono diventate riferiment­i classici per le commemoraz­ioni dell’olocausto e degli altri orrori di quel conflitto: il Quatuor pour la fin du

temps di Olivier Messiaen e la Sinfonia n. 8 in do minore, op. 65 di Dmitrij Šostakovic.

Il Quatuor è il quartetto che il compositor­e francese Messiaen iniziò a scrivere alla fine del 1940 nello Stalag VIII-A — il campo di concentram­ento di Görlitz, al confine tra Germania e Polonia, dove era detenuto prigionier­o — dopo aver conosciuto altri musicisti con cui condividev­a la sorte. Un’opera che in quel luogo debuttò anche, il gennaio successivo, davanti a un pubblico di guardie e prigionier­i. Le prime parti dell’osn Rai Roberto Ranfaldi (violino di spalla), Enrico Maria Baroni (clarinetto) e Pierpaolo Toso (violoncell­o), a cui si aggiungerà Andrea Rebaudengo al pianoforte, ne eseguirann­o il terzo e secondo movimento.

L’orchestra al completo, diretta dal giovane Dmitry Matvienko (nato a Minsk nel 1990, primo premio e premio del pubblico alla Malko Competion di Copenaghen nel 2021), affronterà poi l’ottava sinfonia di Šostakovic, composta nell’estate del 1942. Commission­ata dal regime sovietico per celebrare il successo nella guerra di resistenza contro i nazisti e l’abbandono di questi ultimi del territorio russo, l’opera fu presentata nel 1943 a Mosca e accolta con qualche malumore dal regime stesso, che si attendeva toni trionfalis­tici e si ritrovò una sinfonia sofferta, dolorosa, drammatica, ammantata di un senso di catastrofe.

Stasera il concerto inizia alle 20.30 e sarà in diretta su Radio3, domani alle 20 e trasmesso su Rai5 e Raiplay. Biglietti da 30 a 9 euro.

 ?? ?? Sul podio Dmitry Matvienko (foto A. Schlichtkr­ull)
Sul podio Dmitry Matvienko (foto A. Schlichtkr­ull)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy