Corriere Torino

Juve, senti Tiago Djaló: «Vogliamo lo scudetto, mi ispiro a Thuram»

Il difensore portoghese sottratto all’inter: «Penso di avere scelto bene, Allegri si fida di me»

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Una cosa è certa, Tiago Djaló sa farsi capire. «Vogliamo vincere lo scudetto», dice in un buonissimo italiano. Quella delle lingue è una delle doti del neo acquisto della Juventus, che parla fluentemen­te portoghese, francese e spagnolo e ha imparato la nostra lingua durante l’esperienza nelle giovanili del Milan nel 2019. A questo aggiunge un po’ di spagnolo, la lingua creola di Capo Verde e della Guinea-bissau, paese d’origine della sua famiglia, e ora sta studiando pure il mandarino. E allora la conferenza di presentazi­one non è certo un problema, tanto che Tiago mostra subito le idee chiare. È appena arrivato ma ha già compreso il pensiero dello spogliatoi­o: «Dobbiamo fare un buon lavoro, giocare bene tutte le partite perché questo é un campionato difficile. Abbiamo le qualità per vincere lo scudetto».

Musica per il popolo bianconero che, dopo il sorpasso sull’inter in vetta alla classifica, pur con una partita in più, sogna la grande impresa. Tiago Djaló è stato molto vicino ai nerazzurri, che lo avevano prenotato per la prossima estate quando si sarebbe liberato gratis dal Lille, a scadenza di contratto. La Juve, però, ha messo la freccia anche in questo duello di mercato e si è assicurata il difensore portoghese investendo 3,6 milioni. «Ho sentito che la Juve mi voleva, mi ha dato una grande opportunit­à e aveva una strategia per me. È un grande club, con una grande storia, penso di aver fatto molto bene a sceglierlo».

Ecco l’undicesimo portoghese della storia bianconera, il primo dopo Cristiano Ronaldo, con cui condivide gli inizi della carriera nel vivaio dello Sporting Lisbona. Non c’è stato bisogno però di parlare con CR7 per avere consigli: «Ho saputo dell’interesse della Juve e questa era la cosa più importante, non era necessario parlare con nessuno».

Alla Continassa ha ritrovato Weah, suo compagno al Lille: insieme hanno vinto il campionato e la Supercoppa francese nel 2021. «Ci siamo sentiti con Timothy, è stato importante, mi ha detto che abbiamo una squadra di qualità ma già lo sapevo. Abbiamo un allenatore molto forte, posso imparare tanto da lui. Ho già parlato con Allegri, mi ha dato fiducia, mi conosce bene e mi ha spiegato il modo di giocare, così come Danilo e Alex Sandro. I compagni vogliono aiutarmi; io darò tutto per la squadra». Adesso il mondo juventino lo attende in campo: Djaló non gioca dal marzo scorso, quando è stato vittima di un grave infortunio al ginocchio destro, ma sta progressiv­amente ritrovando la condizione ottimale. «Il ginocchio è a posto, sto bene, ho soltanto bisogno di un po’ di tempo. Deciderà l’allenatore, io sono tranquilli­ssimo e aspetterò: so di avere le qualità per poter giocare qui». Tecnicamen­te è un difensore duttile: «Posso giocare in tutti i ruoli della difesa: a destra, al centro e a sinistra, per me è uguale. Il mio modello? Mi ispiro a Lilian Thuram, che giocava in tutte le posizioni».

Djaló, a meno di sorprese, sarà l’unico rinforzo per Massimilia­no Allegri dal mercato di gennaio. In uscita, invece, c’è Kean che andrà a in prestito all’atletico Madrid fino al termine della stagione e lunedì farà le visite mediche in Spagna. Il club, nel frattempo, sta lavorando in prospettiv­a. Dopo il montenegri­no Vasilije Adzic del Buducnost, ha pescato in Sudamerica un altro talento. Si tratta di Francisco Barido, trequartis­ta classe 2008 del Boca Juniors. Mancino, grande tecnica, il ragazzo arriverà a costo zero e ha iniziato da un anno le pratiche per ottenere il passaporto comunitari­o grazie alle origini croate della madre. I genitori hanno già scelto l’italia per esigenze di lavoro, quindi per portarlo nel nostro paese si punterà sul ricongiung­imento familiare.

«Posso giocare in tutti i ruoli della difesa: a destra, al centro e pure a sinistra» Jolly multiuso

«Il ginocchio è a posto, ho solo bisogno di un po’ di tempo Deciderà Allegri» Ko da 11 mesi

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Tiago Djaló, ha scelto il numero 33 bianconero: «Al Lille avevo il 3, ma qui alla Juve quel numero è di Bremer»
Dica 33 Tiago Djaló, ha scelto il numero 33 bianconero: «Al Lille avevo il 3, ma qui alla Juve quel numero è di Bremer»

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