Corriere Torino

Addio all’avvocato Gianluca Vergnano Sognava la toga fin da bimbo (col sorriso)

- di Massimilia­no Nerozzi mnerozzi@rcs.it

I ricordi delle persone che ci hanno appena lasciato scritti dalle firme del Corriere Torino

Donne e uomini noti oppure no ma sempre insostitui­bili per i familiari, gli amici e la gente del loro quartiere

Lo chiamavano «l’avvocato» fin da bambino, gli amichetti di Chieri, per la parlantina travolgent­e e per quel sorriso che non tramontava mai: poi la toga se l’è messa davvero, Gianluca Vergnano, con seria pratica e l’iscrizione all’ordine nel 2009; ma i processi, le discussion­i, le vittorie e le sconfitte, non gli avevano cancellato quel piglio di buon’umore contagioso. Se n’è andato l’altra notte, a 45 anni compiuti a inizio gennaio, consumato da una malattia che aveva combattuto con determinaz­ione, e un’operazione qualche anno fa, e soprattutt­o un coraggio che è solo delle belle persone. Una di quelle notizie che ti fanno credere come possa essere bastardo e infame il destino. Ingiusto.

«È una tragedia, Gianluca era una persona allegra e fantastica», dice a bassa voce l’avvocato Andrea Stocco, che ci era cresciuto insieme. «Gianluca metteva allegria», scrivono ora tanti colleghi su Facebook, piangendon­e la scomparsa. Incrociand­olo in aula o lungo i corridoi del tribunale, sbucava sempre una battuta, una presa in giro, con quella leggerezza d’animo sempre più rara, in un ambiente che s’è fatto più duro, spigoloso, quando non scorbutico. Nonostante la malattia, non aveva rinunciato a seguire i suoi casi, alle presenze in aula, a un’autoironia che lasciava di sasso.

«Con lui ci si confrontav­a su temi profession­ali — ricorda un collega — ma senza mai rinunciare a quella voglia di scherzare che sa alleggerir­e le tensioni». E un altro avvocato, aggiunge: «Era una persona semplice, onesta e buona, il che non è più scontato, nel nostro mondo».

Il funerale è in programma stamattina a Chieri, alle 10.15, nella parrocchia di San Luigi Gonzaga, mentre il rosario è stato recitato ieri sera. La chiusura del feretro avverrà alle ore 9.50, all’hospice Cottolengo. Dopo le esequie, si proseguirà per il tempio crematorio di Piscina. Gianluca lascia la moglie Mariangela e un bambino di otto anni: la sua famiglia amatissima.

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