Ivrea, non solo Carnevale Quanta arte da (ri)scoprire
Gli affreschi nella Chiesa di San Bernardino, il Museo Civico Garda, l’esposizione MAAM gli edifici olivettiani, il cicloturismo ai cinque laghi e alcune soste gourmet
Ètempo di Carnevale a Ivrea, che tra sfilate e battaglie delle arance anima la città dal 28 gennaio al martedì grasso 13 febbraio. Le domeniche 28 gennaio, 4 e 11 febbraio distribuzione dei fagioli grassi (fagioli di Saluggia e cotiche aromatizzate con varie spezie). Gran finale il 14, mercoledì delle Ceneri, con la tradizionale polenta e merluzzo.
Ma c’è un’altra Ivrea oltre a quella del Carnevale e vale la pena di (ri)scoprirla. «Ivrea la bella» dalle rosse torri cantata da Carducci, con il castello e qualche chiesa spettacolare, e la città industriale del XX secolo, Patrimonio Unesco: due anime che convivono nel segno della cultura.
A cominciare dalla Chiesa di San Bernardino, convento francescano del ’400, con il tramezzo affrescato dal ciclo sulla Vita di Cristo del pittore casalese Martino Spanzotti. Un capolavoro «salvato» dagli Olivetti, che lo acquisirono a inizio ‘900 (e nel 1955-58 Adriano Olivetti avviò un restauro con la Soprintendenza del Piemonte). Oggi è stato ceduto al FAI, il Fondo Ambiente Italiano, e da metà 2024 partirà un ampio progetto di recupero (6 milioni di euro dal Ministero della Cultura) che durerà due anni. Quindi sono gli ultimi mesi per andarlo ad ammirare, prima della chiusura: visite possibili contattando con anticipo l’associazione Spille d’oro Olivetti ( http://spilleoro.altervista.org)
Il patrimonio culturale di Ivrea ha un bel po’ di altre eccellenze: Il Museo Civico Garda,con una bella sezione di arte orientale e la chicca poco nota dell collezione Croff (oltre 40 tele, fra cui lo splendido ritratto d’uomo di Annibale Carracci), il Laboratorio-museo Tecnologic@mente con pezzi che hanno fatto la storia dell’olivetti, dalle macchine per scrivere alle calcolatrici, a Programma 101, il primo desktop computer al mondo, e i Personal Computer i portatili
E soprattutto lo straordinario museo a cielo aperto, il MAAM, fruibile sempre e autonomamente lungo l’asse di via Jervis, ex cuore dell’azienda. Una mappa acquistabile per un euro all’ufficio del turismo di piazza Ottinetti (scaricabile sul sito www.turismotorino.org) e una app Visitami scaricabile gratis su Playstore e Appstore fanno da guida a un percorso di circa 2 km totali, oltre al sito www.mamivrea.it guidano attraverso quello che è un vero museo virtuale dell’architettura (sono possibili anche visite guidate).
Così si va alla scoperta degli edifici più rappresentativi, dalle officine ICO, la Fabbrica di Mattoni Rossi, una delle prospettive industriali urbane più famose del mondo, agli edifici industriali, agli alloggi
● Durante il Carnevale si possono scoprire le altre bellezze di Ivrea
● Da non perdere la Chiesa di San Bernardino, convento francescano del ’400, e lo straordinario museo a cielo aperto MAAM per impiegati e dirigenti , alle unità residenziali della cosiddetta Talponia (un’architettura che «scava la terra» per confondersi con il paesaggio). Un viaggio nell’architettura del XX secolo e nel progetto di Olivetti e delle sue macchine, a cominciare dalla leggendaria Lettera 22
Per continuare a vivere il mito olivettiano, si può alloggiare al 3T Boutique Hotel, un’eco-struttura 4 stelle interamente in legno affacciata sul Castello e il Mombarone, progettata nel rispetto per la natura. Si può scegliere una delle 11 camere Signature concepite come un tributo ad Olivetti e personalizzate con stampe originali delle pubblicità degli anni Sessanta, compresa la stanza dedicata alla mitica Lettera 22 o alla iconica rossa, la Valentine.
Il ristorante dell’hotel XO Restaurant e Lounge bar propone piatti della tradizione canavesana e piemontese rivisitati in chiave contemporanea. Altra sosta gourmet La Mugnaia, ristorante segnalato dalla Guida Michelin in un edificio storico del centro, con piatti innovativi. E naturalmente impossibile lasciare Ivrea senza gustarsi la Torta 900 della pasticceria Balla, ricetta rigorosamente segreta e brevettata. Per un’escursione nei dintorni, da Ivrea passa la via Francigena Morenico-canavesana, e si può percorrere magari in e-bike uno dei tanti sentieri, praticabili tutto l’anno e adatti a tutti, anche ai bambini, verso uno dei cinque laghi (Sirio il più famoso). Opuscolo informativo con cartina all’ufficio del Turismo di Ivrea