Misterioso assalto al Barocchio nel Giorno della Memoria
L’allarme lanciato dagli anarchici sabato sera: «I fascisti ci attaccano, accorrete». Ma nessuno ha chiamato il 112
«Fascisti armati di spranghe stanno attaccando il Barocchio. Chi può accorra». L’allarme per un misterioso attacco al centro sociale al confine tra Grugliasco e Torino, proprio nel Giorno della Memoria, è stato lanciato sabato sera, intorno alle 22. Con il tam tam dei messaggi e anche sulle frequenze di radio Black out, ma senza segnalazioni alle forze dell’ordine.
Secondo quanto raccontano gli occupanti del Barocchio Squat, alcuni militanti di estrema destra (forse una decina) avrebbero tentato di entrare nel vecchio cascinale sfondando il portone. Chi si trovava all’interno ha chiesto aiuto via social e, nel giro di pochi minuti, diversi esponenti delle realtà antagoniste torinesi sono arrivati a Grugliasco. Ma nel buio di strada del Barocchio, non hanno trovato nessuno.
È cominciata così una «caccia» agli aggressori lungo la strada che si inoltra nelle campagne, ma, fortunatamente, non c’è stata nessuna resa dei conti: «Gli sfigati sono scappati, allarme rientrato». Un presidio è rimasto però fino a tarda notte di fronte alla cappella sconsacrata per assicurarsi che non ci fossero ulteriori attacchi.
Una serata movimentata, i cui contorni sono ancora tutti da ricostruire e che, se la versione degli anarchici fosse accertata, confermerebbe il riaccendersi delle tensioni fra i movimenti antagonisti e gli attivisti di estrema destra. Già vissute a settembre con l’aggressione da parte di 4 militanti dell’ex Aliud agli studenti che protestavano per il caroaffitti al Campus Einaudi. E, più di recente, in occasione degli scontri (sfiorati) con esponenti del Fuan.
Non sarebbe la prima volta che estremisti di destra assaltano il centro sociale in oltre 31 anni di occupazione. La più famosa risale al 12 giugno del 2005, quando due squatter furono accoltellati, da un gruppo di skinhead durante una spedizione punitiva nel cortile del cascinale. Furono scoperti mentre scavalcavano la recinzione, iniziò un violento scontro e due anarchici di 27 e 39 anni vennero feriti. Uno degli aggressori fu arrestato un mese dopo dalla Digos, che indagò altre 11 persone e sequestrò anche armi e materiale neonazista.
Quasi un anno più tardi, l’11 marzo del 2006, con il Barocchio a forte rischio di sgombero, una trentina di ragazzi (alcuni giovanissimi) tentò di entrare nel centro sociale in piena notte. Furono messi in fuga e inseguiti, ma in quell’occasione le forze dell’ordine intervennero e impedirono il contatto. Una scena che ha rischiato ripetersi anche sabato sera, ma nessuno ha chiamato il 112.