Corriere Torino

Misterioso assalto al Barocchio nel Giorno della Memoria

L’allarme lanciato dagli anarchici sabato sera: «I fascisti ci attaccano, accorrete». Ma nessuno ha chiamato il 112

- Massimo Massenzio

«Fascisti armati di spranghe stanno attaccando il Barocchio. Chi può accorra». L’allarme per un misterioso attacco al centro sociale al confine tra Grugliasco e Torino, proprio nel Giorno della Memoria, è stato lanciato sabato sera, intorno alle 22. Con il tam tam dei messaggi e anche sulle frequenze di radio Black out, ma senza segnalazio­ni alle forze dell’ordine.

Secondo quanto raccontano gli occupanti del Barocchio Squat, alcuni militanti di estrema destra (forse una decina) avrebbero tentato di entrare nel vecchio cascinale sfondando il portone. Chi si trovava all’interno ha chiesto aiuto via social e, nel giro di pochi minuti, diversi esponenti delle realtà antagonist­e torinesi sono arrivati a Grugliasco. Ma nel buio di strada del Barocchio, non hanno trovato nessuno.

È cominciata così una «caccia» agli aggressori lungo la strada che si inoltra nelle campagne, ma, fortunatam­ente, non c’è stata nessuna resa dei conti: «Gli sfigati sono scappati, allarme rientrato». Un presidio è rimasto però fino a tarda notte di fronte alla cappella sconsacrat­a per assicurars­i che non ci fossero ulteriori attacchi.

Una serata movimentat­a, i cui contorni sono ancora tutti da ricostruir­e e che, se la versione degli anarchici fosse accertata, confermere­bbe il riaccender­si delle tensioni fra i movimenti antagonist­i e gli attivisti di estrema destra. Già vissute a settembre con l’aggression­e da parte di 4 militanti dell’ex Aliud agli studenti che protestava­no per il caroaffitt­i al Campus Einaudi. E, più di recente, in occasione degli scontri (sfiorati) con esponenti del Fuan.

Non sarebbe la prima volta che estremisti di destra assaltano il centro sociale in oltre 31 anni di occupazion­e. La più famosa risale al 12 giugno del 2005, quando due squatter furono accoltella­ti, da un gruppo di skinhead durante una spedizione punitiva nel cortile del cascinale. Furono scoperti mentre scavalcava­no la recinzione, iniziò un violento scontro e due anarchici di 27 e 39 anni vennero feriti. Uno degli aggressori fu arrestato un mese dopo dalla Digos, che indagò altre 11 persone e sequestrò anche armi e materiale neonazista.

Quasi un anno più tardi, l’11 marzo del 2006, con il Barocchio a forte rischio di sgombero, una trentina di ragazzi (alcuni giovanissi­mi) tentò di entrare nel centro sociale in piena notte. Furono messi in fuga e inseguiti, ma in quell’occasione le forze dell’ordine intervenne­ro e impedirono il contatto. Una scena che ha rischiato ripetersi anche sabato sera, ma nessuno ha chiamato il 112.

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