Gli studenti cinesi in Comune «Subiamo troppe aggressioni»
Ricevuti dall’assessora Pentenero: «Massimo impegno sul fronte della sicurezza»
Picchiato in pieno giorno, preso a pugni in faccia per due borse della spesa. L’ennesimo raid di una delle tante baby gang torinesi è avvenuto a Natale ai danni di uno studente universitario cinese di 27 anni. E pochi giorni fa una delegazione del Cssa, l’associazione degli studenti cinesi che frequentano il Politecnico, ha chiesto e ottenuto di essere ricevuta dall’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero. Il presidente del Cssa ha espresso la sua preoccupazione per le frequenti aggressioni ai danni dei suoi connazionali e Pentenero ha voluto rassicurare l’intera comunità.
La rapina di Natale resta però una ferita aperta. Il 27enne è stato preso di mira mentre si trovava sulla metropolitana. Tornava da Porta Palazzo e stava ormai rincasando quando ha dovuto fare i conti con la violenza dei suoi aggressori. Il giovane ha notato che i due ragazzi, di probabile origine nordafricana e forse minorenni, lo avevano adocchiato nei pressi dei tornelli della stazione di Porta Nuova. Si è sentito osservato, seguito, poi la situazione è precipitata una volta a bordo. Nel tratto tra le fermate Marconi e Nizza i due giovanissimi rapinatori lo hanno colpito con pugni in faccia, rubandogli le borse della spesa e scappando all’apertura delle porte. Lo studente ha sporto denuncia, ma il giorno dopo ha provato un moto di rabbia quando ha visto i suoi aggressori di nuovo in strada, impegnati a vandalizzare i distributori automatici. Anche in questo caso alla luce del sole.
I rappresentanti degli studenti cinesi si dicono molto allarmati: «Le aggressioni stanno aumentando — denuncia il presidente del Cssa Pan Zuoke —. Per noi, che siamo qui per studiare, il clima sta diventando sempre più ostile. Il Comune non ne può nulla, ma deve fare qualcosa per risolvere il problema»
A un mese di distanza dall’ultimo pestaggio, l’associazione studentesca è stata ricevuta in Comune: «È stata l’occasione per esprimere la mia vicinanza e quella dell’amministrazione al ragazzo — ha detto Pentenero, che ha anche la delega alle Politiche Multiculturali —. Abbiamo rassicurato gli studenti e le studentesse sull’impegno sul fronte della sicurezza, sapendo che uno dei punti fondamentali per la crescita e lo sviluppo della città è l’accoglienza».
Gli obiettivi da perseguire sono chiari: «I progetti di integrazione della città devono proseguire nel segno di “Torino città plurale”. Occorre potenziare l’integrazione linguistica con l’avvio di progetti per la conoscenza della lingua italiana anche per gli adulti. Dobbiamo lavorare per aiutare le comunità ad aprirsi e interloquire non solo con i propri connazionali. È inoltre necessario pensare all’avvio di strumenti per l’inserimento nel mondo del lavoro anche per i nuovi cittadini».
Pan Zuoke giudica l’incontro positivamente, ma aggiunge: «Bisogna potenziare le forze dell’ordine locali. L’amministrazione sta facendo del suo meglio, ma anche solo un agente in più rappresenta una garanzia di sicurezza maggiore».
❠ Pan Zuoke Per noi studenti il clima è sempre più ostile Bisogna potenziare le forze di polizia locali