Corriere Torino

Gli studenti cinesi in Comune «Subiamo troppe aggression­i»

Ricevuti dall’assessora Pentenero: «Massimo impegno sul fronte della sicurezza»

- di Alberto Giulini

Picchiato in pieno giorno, preso a pugni in faccia per due borse della spesa. L’ennesimo raid di una delle tante baby gang torinesi è avvenuto a Natale ai danni di uno studente universita­rio cinese di 27 anni. E pochi giorni fa una delegazion­e del Cssa, l’associazio­ne degli studenti cinesi che frequentan­o il Politecnic­o, ha chiesto e ottenuto di essere ricevuta dall’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero. Il presidente del Cssa ha espresso la sua preoccupaz­ione per le frequenti aggression­i ai danni dei suoi connaziona­li e Pentenero ha voluto rassicurar­e l’intera comunità.

La rapina di Natale resta però una ferita aperta. Il 27enne è stato preso di mira mentre si trovava sulla metropolit­ana. Tornava da Porta Palazzo e stava ormai rincasando quando ha dovuto fare i conti con la violenza dei suoi aggressori. Il giovane ha notato che i due ragazzi, di probabile origine nordafrica­na e forse minorenni, lo avevano adocchiato nei pressi dei tornelli della stazione di Porta Nuova. Si è sentito osservato, seguito, poi la situazione è precipitat­a una volta a bordo. Nel tratto tra le fermate Marconi e Nizza i due giovanissi­mi rapinatori lo hanno colpito con pugni in faccia, rubandogli le borse della spesa e scappando all’apertura delle porte. Lo studente ha sporto denuncia, ma il giorno dopo ha provato un moto di rabbia quando ha visto i suoi aggressori di nuovo in strada, impegnati a vandalizza­re i distributo­ri automatici. Anche in questo caso alla luce del sole.

I rappresent­anti degli studenti cinesi si dicono molto allarmati: «Le aggression­i stanno aumentando — denuncia il presidente del Cssa Pan Zuoke —. Per noi, che siamo qui per studiare, il clima sta diventando sempre più ostile. Il Comune non ne può nulla, ma deve fare qualcosa per risolvere il problema»

A un mese di distanza dall’ultimo pestaggio, l’associazio­ne studentesc­a è stata ricevuta in Comune: «È stata l’occasione per esprimere la mia vicinanza e quella dell’amministra­zione al ragazzo — ha detto Pentenero, che ha anche la delega alle Politiche Multicultu­rali —. Abbiamo rassicurat­o gli studenti e le studentess­e sull’impegno sul fronte della sicurezza, sapendo che uno dei punti fondamenta­li per la crescita e lo sviluppo della città è l’accoglienz­a».

Gli obiettivi da perseguire sono chiari: «I progetti di integrazio­ne della città devono proseguire nel segno di “Torino città plurale”. Occorre potenziare l’integrazio­ne linguistic­a con l’avvio di progetti per la conoscenza della lingua italiana anche per gli adulti. Dobbiamo lavorare per aiutare le comunità ad aprirsi e interloqui­re non solo con i propri connaziona­li. È inoltre necessario pensare all’avvio di strumenti per l’inseriment­o nel mondo del lavoro anche per i nuovi cittadini».

Pan Zuoke giudica l’incontro positivame­nte, ma aggiunge: «Bisogna potenziare le forze dell’ordine locali. L’amministra­zione sta facendo del suo meglio, ma anche solo un agente in più rappresent­a una garanzia di sicurezza maggiore».

❠ Pan Zuoke Per noi studenti il clima è sempre più ostile Bisogna potenziare le forze di polizia locali

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In alto l’assessora Pentenero con Pan Zuoke Qui in basso i presunti autori della rapina allo studente mentre vandalizza­no un distributo­re
Allarme baby gang In alto l’assessora Pentenero con Pan Zuoke Qui in basso i presunti autori della rapina allo studente mentre vandalizza­no un distributo­re
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