Corriere Torino

Ciani pensa positivo, Kennedy cresce

Il coach di Torino vede una squadra pronta in vista dell’imminente “fase a orologio”

- Luca Borioni

Il terzo posto in classifica è di fatto blindato, così come la possibilit­à di guardare allo step successivo (la fase a orologio) con ritrovata fiducia. Non che le sconfitte contro Cantù e Trapani avessero modificato il giudizio sulla competitiv­ità della Reale Mutua in un contesto dominato soprattutt­o dai budget di club più facoltosi, ma era necessario trovare con Milano una vittoria. Questa è arrivata e ha permesso a Franco Ciani di rimettere in ordine le idee, pur dopo una gara fisica, combattuti­ssima e molto dura. «Il successo – ha detto il coach – ha distanziat­o di altri due punti un’avversaria pericolosi­ssima, siamo contenti per la prestazion­e. Abbiamo segnato molto e subìto molto, su questo dovremo riflettere per cambiare e per migliorare ulteriorme­nte».

Guardando oltre la trasferta di Cremona con la Juvi, che serve a concludere la prima fase della stagione, si intravvede il primo turno a orologio in programma domenica 11 febbraio contro un’avversaria del girone rosso. I punti della seconda fase saranno poi sommati a quelli della prima per una nuova classifica che determiner­à in seguito le sfide dei playoff secondo un meccanismo come di consueto tutt’altro che lineare e immediato. La Reale ci arriva dopo una crescita generale del gruppo e in particolar­e per alcuni giovani. Ad esempio Schina: «È stato molto bravo contro Milano – ha ammesso Ciani –, la sua presenza nel momento del primo recupero e allungo e poi anche del secondo ha avuto un peso determinan­te, ancora una volta è stato importante verificare l’ alternanza di giocatori nello stesso ruolo con diverse facce tattiche mantenendo gran ritmo e intensità». Un altro giocatore in piena crescita è Kennedy: «È stato eccellente nella prestazion­e offensiva e, al di là di due sbavature e della tendenza a non spendere il fallo tattico invece che prendere un contropied­e (non è nella sua mentalità), il suo contributo difensivo è stato superiore a quello dell’ultimo periodo. Questo è importante perché così si allinea all’intensità degli altri e valorizza anche il suo talento offensivo». Due certezze in più.

«Nei vari ruoli abbiamo alternativ­e valide: così, ritmo e intensità restano sempre alti»

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Keondre Kennedy, 24 anni compiuti il 17 gennaio, prima stagione a Torino

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