La Juventus recupera i pezzi da novanta
Dopo Chiesa e Rabiot, pure Mckennie a disposizione. Niente Atletico per Kean
Talenti del presente e del futuro. L’orizzonte si confondeeil trait d’union è Yildiz, il gioiello più brillante di oggi attorno al quale costruire la Juve di domani. Kenan ha avuto un impatto enorme e inatteso nelle proporzioni, assicurando qualità al gioco e tre gol in 12 presenze, e ora sogna la consacrazione a San Siro nella notte che profumerà di scudetto.
Il giovane turco, tenuto inizialmente a riposo con l’empoli, è pronto a tornare titolare contro l’inter: il ballottaggio è con Chiesa che ieri si è allenato in gruppo e quindi è da considerarsi recuperato dopo i problemi al ginocchio che lo hanno limitato nel mese di gennaio, costringendolo a saltare tre partite sulle sei totali. Dal via o a gara in corso, per Yildiz sarà in ogni caso la prima volta in carriera a San Siro: il ragazzo ha già dimostrato di non temere il peso delle responsabilità e del palcoscenico, così sogna di essere protagonista nella gara più importante della stagione. Chi accanto a Vlahovic, quindi? La corsa è aperta. Più chiaro, invece, lo scenario a centrocampo, dove ci sarà nuovamente Rabiot (che tornerà a lavorare con la squadra da domani) accanto a Locatelli e Mckennie. Lo statunitense, infatti, sta bene: il colpo alla caviglia subito contro l’empoli non ha avuto conseguenze e ieri si è allenato regolarmente in gruppo.
Un po’ di febbre, invece, ha costretto Timothy Weah a lavorare in palestra nel giorno della visita alla Continassa di suo padre George, grande ex del Milan nonché ex presidente della Liberia. Ma i volti nuovi erano anche due talenti che la Juve ha preso per il futuro: hanno svolto le visite mediche Pedro Felipe, difensore brasiliano classe 2004 in arrivo dal Palmeiras in prestito con diritto di riscatto a 2 milioni che partirà dalla Next Gen, e Francisco Barido, trequartista del 2008 preso dal Boca Juniors che inizierà con la Under 16.
Chi torna alla base è invece Kean: l’affare con l’atletico Madrid è saltato perché non ancora pronto dopo l’infortunio alla tibia e gli spagnoli non hanno voluto attendere. Moise resta sul mercato ma il gong finale si avvicina.
Moise non è ancora pronto dopo il ko alla tibia, e gli spagnoli non hanno voluto aspettare