La guerra, la Banca d’italia e la Croce Verde I cent’anni di passione dell’avvocato Ferreri
L’avvocato Paolo Emilio Ferreri è mancato all’età di 100 anni. Il suo funerale si terrà giovedì 1° febbraio, presso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo in via Saluzzo 25/bis: la cerimonia sarà in forma strettamente privata.
Difficile riassumere un secolo di esperienze. Perché la vita dell’avvocato ferreri è stata intensa e ha attraversato la storia della città. Paolo Emilio è nato a Torino il 5 dicembre 1923 dal padre Carlo, impiegato in Banca d’italia, e dalla madre Faustina. Insieme a lui anche una sorella, Giulia.
Dopo le elementari alla Rayneri e gli studi al ginnasio Cavour, studiò Legge – con Luigi Einaudi tra i suoi principali maestri - e fece un concorso per entrare in Banca d’italia su suggerimento del padre. Lo vinse, ma rinunciò a ciò che aveva guadagnato per amore di Franca.
I due si sono conosciuti a Barbania, dove erano sfollati a causa della guerra, nel 1941. Poi Paolo Emilio visse l’esperienza da partigiano nella Brigata Garibaldi, partecipando alla liberazione della città. «Per me è stato uno tra i momenti più belli della vita: mi riferisco non solo all’eccitazione, la paura, la gioia, ma anche al senso di libertà, di partecipazione civile ed etica», raccontò.
Nel Dopoguerra, il matrimonio con Franca che portò alla nascita dei figli Giovanni Maria e Silvia.
L’avvocato ha dovuto poi fronteggiare il grave lutto per la perdita della moglie e, diversi anni dopo, si è risposato con Carla.
Oltre al lato personale, c’era la sfera professionale. Dopo la laurea con tesi in diritto canonico, Paolo Emilio si avviò all’attività forense, dapprima con uno zio e poi in autonomia, con lo studio in corso Marconi.
Nel 1976 l’arrivo in Banca d’italia (evidentemente era destino), entrando a far parte del Consiglio superiore. E poi c’è stato il grande impegno in Croce Verde: l’avvocato è stato presidente effettivo e ha voluto la prima sezione staccata da Torino, a Borgaro. Una delle tante esperienze di una personalità poliedrica che ha messo verve e passione in tutto quel che faceva.