Incendi in calo, ma sono troppi gli abbandoni di rifiuti
Nel 2023 dai carabinieri forestali 2 milioni 700 mila euro di sanzioni. Mille persone denunciate durante i controlli
Oltre 50 mila controlli, 999 denunce e sanzioni per 2 milioni 752 mila euro. Numeri che sintetizzano solo in parte il bilancio dell’attività dei carabinieri forestali in Piemonte nel corso del 2023. Particolarmente intensa è stata l’azione di contrasto alla gestione illecita dei rifiuti: dallo smaltimento di metalli all’abbandono o alla creazione di discariche abusive. Nel 2023 sono state 581 le multe, per un importo complessivo di poco inferiore al milione e mezzo di euro e che rappresenta più della metà degli illeciti contestati.
Tra le operazioni condotte dai carabinieri forestali ci sono anche le indagini che hanno portato alla scoperta di molte frodi ai danni dell’unione Europea. In Piemonte, infatti, sono state erogate misure di sostegno alle aziende agricole per mezzo miliardo di euro. Una «montagna» di soldi per portare i propri animali al pascolo negli alpeggi, che ha inevitabilmente attirato l’interesse della criminalità. Favorita dalle difficoltà nell’accertamento dei reati e dalla previsione di pene lievi per i colpevoli. Non sono mancati, infatti, i casi di agricoltori che hanno percepito il sussidio anche per animali morti da anni o che non si sono mai mossi dalle proprie stalle.
Per quanto riguarda il monitoraggio della fauna va sottolineata soprattutto la presenza di un orso nel parco della Val Grande. Si tratta di un esemplare proveniente dal Trentino e fuggito verso ovest. Immortalato dalle fototrappole, non ha mai rappresentato un problema per la sicurezza. È stato osservato raramente, preferisce restare in montagna e tenersi lontano dall’uomo, ma i carabinieri sono comunque impegnati in un costante monitoraggio.
Da segnalare un calo degli incendi boschivi, il cui numero si è quasi dimezzato scendendo ai 199 del 2023 dai 387 dell’anno precedente. In questo caso il dato del 2022 era stato particolarmente alto perché favorito da un’annata di grande siccità e carenza idrica. Calato di conseguenza anche il numero di denunce per incendio doloso (da 4 a 1) e colposo (da 72 a 35).
«Il 2023 ci ha visti particolarmente impegnati su vari fronti nel controllo del territorio — ha commentato il generale Benito Castiglia, comandante regionale dei carabinieri forestali —. Quando si opera nel campo della tutela ambientale, in particolare, la prevenzione è fondamentale perché spesso il ripristino dello stato dei luoghi non è più possibile dopo il comportamento illecito. Oppure i danni sono difficilmente rimediabili».