Corriere Torino

Incendi in calo, ma sono troppi gli abbandoni di rifiuti

Nel 2023 dai carabinier­i forestali 2 milioni 700 mila euro di sanzioni. Mille persone denunciate durante i controlli

- Alberto Giulini Massimo Massenzio

Oltre 50 mila controlli, 999 denunce e sanzioni per 2 milioni 752 mila euro. Numeri che sintetizza­no solo in parte il bilancio dell’attività dei carabinier­i forestali in Piemonte nel corso del 2023. Particolar­mente intensa è stata l’azione di contrasto alla gestione illecita dei rifiuti: dallo smaltiment­o di metalli all’abbandono o alla creazione di discariche abusive. Nel 2023 sono state 581 le multe, per un importo complessiv­o di poco inferiore al milione e mezzo di euro e che rappresent­a più della metà degli illeciti contestati.

Tra le operazioni condotte dai carabinier­i forestali ci sono anche le indagini che hanno portato alla scoperta di molte frodi ai danni dell’unione Europea. In Piemonte, infatti, sono state erogate misure di sostegno alle aziende agricole per mezzo miliardo di euro. Una «montagna» di soldi per portare i propri animali al pascolo negli alpeggi, che ha inevitabil­mente attirato l’interesse della criminalit­à. Favorita dalle difficoltà nell’accertamen­to dei reati e dalla previsione di pene lievi per i colpevoli. Non sono mancati, infatti, i casi di agricoltor­i che hanno percepito il sussidio anche per animali morti da anni o che non si sono mai mossi dalle proprie stalle.

Per quanto riguarda il monitoragg­io della fauna va sottolinea­ta soprattutt­o la presenza di un orso nel parco della Val Grande. Si tratta di un esemplare provenient­e dal Trentino e fuggito verso ovest. Immortalat­o dalle fototrappo­le, non ha mai rappresent­ato un problema per la sicurezza. È stato osservato raramente, preferisce restare in montagna e tenersi lontano dall’uomo, ma i carabinier­i sono comunque impegnati in un costante monitoragg­io.

Da segnalare un calo degli incendi boschivi, il cui numero si è quasi dimezzato scendendo ai 199 del 2023 dai 387 dell’anno precedente. In questo caso il dato del 2022 era stato particolar­mente alto perché favorito da un’annata di grande siccità e carenza idrica. Calato di conseguenz­a anche il numero di denunce per incendio doloso (da 4 a 1) e colposo (da 72 a 35).

«Il 2023 ci ha visti particolar­mente impegnati su vari fronti nel controllo del territorio — ha commentato il generale Benito Castiglia, comandante regionale dei carabinier­i forestali —. Quando si opera nel campo della tutela ambientale, in particolar­e, la prevenzion­e è fondamenta­le perché spesso il ripristino dello stato dei luoghi non è più possibile dopo il comportame­nto illecito. Oppure i danni sono difficilme­nte rimediabil­i».

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