Una «Truffle land» tra Langhe, Monferrato e Roero
Rabino, presidente dell’agenzia turistica locale, lancia l’idea per promuovere il territorio
Si è chiusa in Piemonte l’ultima stagione della cerca del tartufo bianco. Una stagione in chiaro scuro, con prezzi tra i 300 e i 500 euro l’etto a ottobre e novembre e 250 a dicembre. Per tirare le somme l’ente Turismo dei territori Unesco, l’ente Fiera e il Centro studi nazionale tartufo hanno organizzato, nel castello di Roddi, un confronto tra addetti ai lavori e trifolao. È stato annunciato, dal vicepresidente Marco Scuderi che la Fiera internazionale del tartufo bianco inizierà il 12 ottobre per concludersi l’8 dicembre. Il presidente dell’atl Mariano Rabino ha lanciato l’idea di costituire la prima «Truffle land» del mondo tra Langhe, Monferrato e Roero. «È necessario promuovere iniziative che tutelino il prezioso fungo, oggi ci si chiede se ci saranno ancora i tartufi di fronte a un cambiamento climatico innegabile», ha esordito il presidente del Centro studi nazionale tartufo Antonio Degiacomi. Che ha aggiunto: «La stagione conclusa è stata molto ritardata a causa del caldo. Le piogge a macchia di leopardo hanno fatto sì che ci siano stati ottimi riscontri nella cerca nel torinese, nell’alto Monferrato e in Alta Langa, mentre hanno arrancato le altre zone». Degiacomi ha sottolineato l’esigenza di fare molto di più sul fronte della piantumazione di nuovi alberi, un invito lanciato al vicepresidente della regione Fabio Carosso che ha spiegato di aver realizzato personalmente quattro tartufaie, messe a disposizione gratuitamente dei trifolao. E il direttore dell’ente Turismo Bruno Bertero ha presentato l’iniziativa «Alba walking tour» che ha fatto incontrare turisti e trifolao e ha permesso di acquistare 250 alberi donati ai tartufai di Alba, rappresentati dagli esperti cercatori Mario Aprile e Carlo Olivero. Altri 400 tra querce e carpini sono stati regalati da Eb Techs e permetteranno di creare un nuovo polmone verde.