Corriere Torino

C2C, giù il velo tra ritorni, debutti e divinità

- L. Cast.

C2C gioca in anticipo e la mette sul divino. Nove mesi prima del gong, il festival di musica avant-pop presenta il tema («Living with the Gods») e i primi tredici ospiti internazio­nali della sua ventiduesi­ma edizione, che avrà luogo nell’abituale collocazio­ne autunnale durante la settimana dell’arte contempora­nea, dal 31 ottobre al 3 novembre. L’ispirazion­e questa volta arriva dall’alto dei libri, in particolar­e da «Living with the Gods» del 2018 in cui lo storico d’arte britannico Neil Macgregor indaga sui rapporti tra fede e società (in Italia tradotto da Adelphi come «Vivere con gli dei. Genti e credenze»).

Lo sviluppo del tema sarà però attraverso la musica. Tra i nomi annunciati ieri dal festival (che ha già esaurito la prima tranche di abbonament­i «early birds», a prezzo scontato), si notano molti ritorni e altrettant­e novità. I primi sono quelli di Arca, Bicep, Nicolas Jaar, Romy, Shabaka e Ben Ufo, tutti già protagonis­ti in precedenti edizioni. Molti di loro si presentera­nno però in versioni inedite o particolar­i: il compositor­e cileno-statuniten­se Nicolas Jaar, per esempio, sarà in coppia con Dave Harrington nel progetto psichedeli­co Darkside, Romy sarà impegnata per la prima volta (dopo due dj set) in un concerto «suonato», il duo Bicep sfoggerà un nuovo set audiovisiv­o e c’è molta curiosità nello scoprire la nuova incarnazio­ne di Shabaka Hutchings, il sassofonis­ta britannico già acclamato più volte a Torino con i Comet Is Coming, che abbandoner­à sax e cognome per presentare un nuovo progetto dal sapore world, in cui passa dall’antico flauto giapponese shakuhachi a strumenti africani come la m’bira e la kora.

Il gusto per l’esplorazio­ne del globo musicale contempora­neo tipico del festival è forse ancora più evidente negli artisti che debutteran­no sul suo palco: dal rapper newyorches­e Billy Woods all’arpista belga di origine martinican­a Nala Sinephro, dalla dj peruviana Sofia Kourtesis alla violoncell­ista guatemalte­ca Mabe Fratti, che la scorsa estate già incantò il pubblico torinese in un onirico doppio spettacolo al Planetario di Pino Torinese. Non mancherà anche una quota noise-rock, rappresent­ata dai cosmopolit­i Mandy, Indiana (nome statuniten­se, carta d’identità franco-britannica).

Confermate le due location che nel 2023 ospitarono 35 mila spettatori da 40 nazioni: Ogr in apertura e chiusura (giovedì e domenica) e Lingotto nel cuore del festival (venerdì, sabato e quest’anno anche giovedì).

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Dj Arca, pseudonimo di Alejandra Ghersi Rodríguez

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