Toro, altri due colpi
Dopo Lovato, ieri sono approdati in città anche il difensore mancino Masina e l’attaccante Okereke. Da oggi saranno a disposizione di Juric
Si muove il mercato del Torino. Consegnati a Juric tre nuovi giocatori che rinforzano la rosa numericamente in reparti che necessitavano di essere irrobustiti. Tra martedì e ieri all’istituto di Medicina dello Sport dello stadio Olimpico Grande Torino si sono presentati Matteo Lovato, Adam Masina e David Okereke, tutti in arrivo con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il club, quindi, valuterà il loro contributo da qui a fine stagione e poi deciderà se fare propri i loro cartellini.
Lovato conosce bene Juric, che lo ha lanciato in Serie A ai tempi del Verona. Fece così bene, il difensore originario di Padova, che l’atalanta l’anno successivo lo pagò undici milioni. Poi le promesse non sono state mantenute appieno, ma ora il classe 2000 sbarca a Torino per rilanciarsi. Il ruolo che svolgeva all’hellas agli ordini del tecnico croato era quello del difensore di destra della retroguardia a tre. Naturale, dunque, immaginare che possa essere l’alter ego di Koffi Djidji.
Masina è invece una vecchia conoscenza del direttore tecnico Davide Vagnati, che lo ha avuto con sé nella sua prima esperienza da direttore sportivo alla Giacomense nella stagione 2012/2013. Cresciuto nel Bologna, è marocchino con cittadinanza italiana: ha infatti un passato con l’under 21 azzurra, prima di aver scelto di rappresentare la sua nazione di origine. Mancino di piede, qualche anno fa si era distinto come uno degli esterni più interessanti del campionato. Poi le esperienze al Watford e all’udinese, contrassegnate da qualche problema fisico di troppo. In questa stagione era scivolato indietro nelle gerarchie della squadra friulana, raccogliendo solo quattro presenze. Ora arriva alla corte di Juric per tornare quello di una volta: può giocare in difesa come vice Rodriguez o come esterno di centrocampo a tutta fascia.
Un altro giocatore in cerca di rilancio è Okereke, attaccante rapido e tecnico, che ha alle spalle due stagioni in Serie A con Venezia e Cremonese. La punta classe 1997, che conta 65 presenze e 14 reti in Serie A, completa un reparto che conta su Duvan Zapata, Antonio Sanabria e Pietro Pellegri. Quest’anno in B, a Cremona, ha fatto segnare 17 presenze con due reti. Può giocare come prima o seconda punta, arriva per rimpolpare un reparto che ha visto le partenze di Seck, Radonjic e Karamoh: il diritto di riscatto è fissato intorno ai 5 milioni.
Un mercato di gennaio che in casa Toro è stato appunto caratterizzato anche dalle cessioni di giocatori fuori dai piani del tecnico. Seck è partito in prestito secco in direzione Frosinone ed è stato schierato titolare nella prima gara in casa del Verona. Radonjic approda al Maiorca in prestito con obbligo di riscatto condizionato, mentre Karamoh torna in Francia, con il Montpellier come possibile destinazione. I tre, tutti esterni d’attacco, erano penalizzati dal cambio di sistema. L’altro giocatore ad aver salutato il Toro è David Zima, la cui parabola è stata contrassegnata da un grave infortunio al menisco. Il ceco torna a titolo definitivo allo Slavia Praga. Alle uscite sono corrisposte delle entrate a costi limitati che hanno tappato i buchi e consegnato a Juric giocatori motivati: ecco il mercato di gennaio del Toro.