Corriere Torino

Osakue, l’anno della svolta «Europei a Roma e Giochi: sì, sono carichissi­ma»

La primatista italiana del disco intanto vola in Australia

- di Filippo Bonsignore

«Sono come un girasole, seguo il sole, il caldo...». Daisy Osakue, primatista italiana del lancio del disco, è una campioness­a in viaggio: ha concluso da poco la preparazio­ne invernale a Miami e ora è di nuovo pronta a salire sull’aereo. Direzione: Australia, dove si allenerà per due settimane e dove farà le prime due gare vere della stagione, la tappa di Adelaide del Continenta­l Tour Bronze, il 10 febbraio, e quella del Continenta­l

Tour Gold di Melbourne il 15, dopo l’esordio di domenica scorsa a Novara con 59,01 metri. «Ho colto al volo l’opportunit­à di lavorare con un gruppo di discoboli internazio­nale. Voglio alzare il livello di adrenalina, voglio ascoltare voci diverse, confrontar­mi, condivider­e. Proprio come ho fatto a Miami a dicembre, lanciando tanto e lavorando sui dettagli. Sono carichissi­ma!».

Il sorriso contagioso è quello di sempre, cos’altro ha messo in valigia?

«La tranquilli­tà mentale, innanzitut­to. Ho completato lo staff che mi segue aggiungend­o al mental coach eal dietista anche un personal trainer per la parte fisica. E poi una tranquilli­tà tecnica acquisita nel 2023. È stato un anno fondamenta­le per me: ho trovato costanza di rendimento, ho fatto tante gare importanti con le avversarie più forti e mi sono sentita meno outsider e più parte del gruppo. Inoltre i risultati mi hanno dato fiducia, nelle mie capacità e nel lavoro che sto portando avanti da anni con la mia allenatric­e, Maria Marello».

È stato l’anno della svolta? «Ho fatto un salto di qualità, sicurament­e. Ho reso i 60 metri una misura che mi appartiene e ho lanciato 2 volte oltre i 64 metri e 4 oltre i 63».

Uno di questi lanci le ha garantito il nuovo record italiano con 64,57 metri: e adesso?

«Ogni anno voglio un nuovo primato personale: io non lo chiamo record italiano, anche se poi ho la fortuna che coincidono (ride, ndr). Gli obiettivi ora sono triplicati, ma ben venga: ogni volta si sogna e si sogna più in grande. Sono super scaramanti­ca, ma dico che punto ad essere presente a tutti i grandi appuntamen­ti e a poterli affrontare a mente lucida, con grinta e sicurezza per poter tornare a casa il più soddisfatt­a possibile».

Il calendario dice: Europei di Roma, dove è già qualificat­a, e Olimpiadi di Parigi

«Per i Giochi devo ancora fare il minimo che è 64,50 metri, perché il record italiano che me l’avrebbe garantito l’ho realizzato due settimane prima della finestra temporale utile, la mia solita fortuna... (altra risata, ndr). In ogni caso, anche senza qualificaz­ione diretta ho il paracadute del ranking mondiale: sono dodicesima e ci sono 32 posti».

Sarà la sua seconda Olimpiade: sensazioni?

«Ogni mattina mi sento grata dell’opportunit­à, dopo anni difficili in cui sono affiorati dubbi e titubanze, di poter affrontare questa Olimpiade con più serenità e più fiducia. Tre anni fa ho subito una frattura alla schiena in primavera e partecipar­e a Tokyo era poco più che una speranza, poi avveratasi. Oggi posso guardare alla stagione con serietà ma con più tranquilli­tà”. In che cosa vuole crescere? «Nel modo in cui affronto le gare: punto molto sull’aspetto mentale perché quando scendi in pedana un brivido c’è sempre».

Per caso ha guardato Sinner per prendere spunto?

«La sua impresa è un’ispirazion­e. Ho grande ammirazion­e per ogni atleta che si prefigge un obiettivo e lo raggiunge in silenzio, con il lavoro, la costanza, la disciplina».

Esperienze

Ho scelto di lavorare con un gruppo internazio­nale di discoboli, perché voglio alzare il livello

L’impresa di Sinner

«Un’ispirazion­e. Ammiro chi raggiunge l’obiettivo in silenzio, con il lavoro, la costanza, la disciplina

 ?? ?? Daisy Oyemwenosa Osakue è nata a Torino il 16 gennaio 1996 Discobola e pesista, è un punto di forza della nazionale italiana
Daisy Oyemwenosa Osakue è nata a Torino il 16 gennaio 1996 Discobola e pesista, è un punto di forza della nazionale italiana
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