Ma il Centro Commerciale Lingotto oggi sorride
Il direttore Fabrizio Cardamone: «A partire dal 2022 abbiamo avuto un aumento del 14%»
Poco distante dal Palazzo della Regione, il Centro Commerciale Lingotto. «Nel 2023 abbiamo registrato un’affluenza ottima con oltre 7 milioni di presenze — spiega Fabrizio Cardamone, direttore commerciale —. Dal 2022 abbiamo avuto un aumento del 14%, ritornando ai livelli pre-covid. Il centro è in buona salute, dal punto di vista commerciale e delle attività».
Se si parla di oasi a Lingotto, impossibile non citare il suo immenso centro commerciale. Il progetto di riqualificazione firmato da Renzo Piano si attesta come un esempio di riqualificazione urbana che funziona. Là dove sorgeva lo stabilimento Fiat, oggi si colgono i frutti di una rinascita con circa 90 attività commerciali estese su una superficie che si sviluppa su 23mila metri quadrati. Negozi, bar, ristoranti nati sulle ceneri del simbolo di Torino e che oggi rappresenta un esempio riuscito di riproposta dell’offerta della struttura, almeno in termini di presenze. «Un centro che si caratterizza per il movimento vivace — dice Cardamone —. Abbiamo raggiunto numeri da record, con un buon riscontro da parte dei clienti e quindi non solo da parte dei visitatori per le fiere e gli eventi. Si tratta di un flusso quotidiano che ci parla di una scommessa vinta». Eppure, appena un mese fa la chiusura di Coin, ancora più recentemente quella di Desigual. «Si tratta, però, di strategie aziendali — continua Cardamone —. Desigual in quattro giorni è stato sostituito, mentre per Coin possiamo dire che i lavoratori sono stati indirizzati al centro commerciale Le Gru. Assistiamo ad un ricambio che per noi è positivo, un movimento continuo che ci parla di una salute del centro nella sua complessità. Bene anche la recente apertura di Ikea, novità sulla quale si sta molto puntando». Sono state una quindicina le nuove aperture nel 2023, sia in aree che non erano state commercializzate che in spazi riconvertiti. «In altri casi abbiamo unito dei locali, abbiamo realizzato dei trasferimenti – spiega il direttore commerciale - Molto bene la ristorazione, soprattutto una risposta positiva la abbiamo avuta con Eataly». L’anima vivace di Lingotto? «L’offerta commerciale è quella che funziona di più — conclude Cardamone —. Ma non dimentichiamo tutto il resto: c’è il museo dell’automobile che è un’ottima attrattiva, così come la Pinacoteca. Sono convinto che il quartiere Lingotto stia evolvendo. Non è un cammino veloce, forse serve ancora un po’ di tempo per vedere i risultati dei diversi progetti e delle strategie».