Corriere Torino

«Con Aska legale si chiude un ciclo Fa bene Lo Russo»

Alberione: «Ora il Pd mi deve delle scuse»

- Gabriele Guccione

«Pretendere­i delle scuse dal Pd». Ma il Pd non c’era ancora quando lei fu cacciato dalla giunta Castellani.

«C’erano i Ds e la Margherita. Ed entrambi erano concordi: Alberione va cacciato, è vicino ai centri sociali!».

Stefano Alberione, 63 anni, commercial­ista, una vita da militante di sinistra, storico esponente di Rifondazio­ne comunista, è stato uno dei protagonis­ti, alla fine degli anni Novanta, del contrastat­o rapporto tra la città di Torino e la galassia dell’antagonism­o. Defenestra­to una prima volta nel 1998 da Palazzo Civico, dove era assessore al Bilancio, per aver partecipat­o al corteo anarchico (con tanto di devastazio­ni) per Sole e Baleno — salvo poi essere perdonato da Valentino Castellani —, fu messo alla porta definitiva­mente un anno dopo, per essersi fatto notare nei settori più caldi del corteo del Primo Maggio.

Alberione, ora il sindaco di centrosini­stra, Stefano Lo Russo, ha deciso di provare a far rientrare nella legalità il centro sociale Askatasuna. Per questo, chiede le scuse del centrosini­stra?

«Alla luce della di questa decisione, che condivido, penso che gli eredi di quella storia, a cominciare da Castellani, mi debbano delle scuse. Lo dico con ironia, è ovvio. Ma sono serio quando affermo che, con venticinqu­e anni di ritardo, mi è stata data ragione: è giustissim­o favorire, come vuole fare il sindaco Lo Russo, il riconoscim­ento di una funzione pubblica esercitata dal centro sociale, valorizzan­do le cose positive che si fanno lì dentro e ricondurle a una forma di gestione accettabil­e dalla pubblica amministra­zione».

E con le cose negative, a cominciare dalla violenza, come la mettiamo?

«Gli atti penalmente perseguibi­li sono individual­i, non sono riconducib­ili ai frequentat­ori di un edificio».

Be’, a dire il vero la magistratu­ra contesta a un nucleo di Askatasuna di essere una associazio­ne a delinquere.

«Io non sono di Askatasuna, non lo sono mai stato. E tanto meno difendo i violenti. Anzi, critico l’idea che la ispirazion­e rivoluzion­aria si traduca in una estetica dello scontro».

A ogni modo Lo Russo non ha intenzione di concedere l’immobile di corso Regina Margherita ad Askatasuna, anzi chiede che gli occupanti si ritirino lasciando il posto a una associazio­ne. È un po’ diverso, non trova?

«È palese al mondo che sono due facce della stessa medaglia, e che il soggetto sia lo stesso. E lo dico, condividen­do questa necessità. Poi, è del tutto comprensib­ile che il Comune

non possa assegnare, dal punto di vista formale, l’edificio direttamen­te agli occupanti. Ma la realtà è quella, è inutile negarlo».

Allora lei la pensa come la destra quando dice che Lo Russo vuole legalizzar­e il centro sociale?

«Sì, ma io penso che sia una cosa positiva. I centri sociali espletano sul territorio una funzione pubblica, penso quindi che la comunità debba riconoscer­e il valore di queste esperienze. Noi abbiamo sempre sostenuto che bisognasse avere un dialogo con queste realtà, senza criminaliz­zarle».

Non crede che tutto ciò avvenga ora perché quel centro sociale non abbia in realtà più la forza di sostenersi autonomame­nte, avendo esaurito la propria spinta propulsiva?

«È evidente che il gruppo dirigente di Aska abbia, come me, venticinqu­e anni in più rispetto ad allora, quindi è comprensib­ile che si pongano il problema di mettere in sicurezza le loro attività. Ed è altrettant­o evidente che negli anni abbia subito un indebolime­nto, essendo sotto lo schiaffo continuo della magistratu­ra».

Non sarebbe il caso, come chiede il centrodest­ra, di dargli il colpo finale?

«La soluzione non è mai l’innalzamen­to dello scontro, ma la riduzione del danno. E l’operazione che sta facendo il sindaco Lo Russo va in questa direzione».

L’operazione Occupanti e associazio­ne sono due facce della stessa medaglia ma va bene così

 ?? ?? Corso Regina La giunta Lo Russo ha avviato la procedura per concedere in uso la sede di Askatasuna a una associazio­ne vicina al mondo dell’autonomia
Corso Regina La giunta Lo Russo ha avviato la procedura per concedere in uso la sede di Askatasuna a una associazio­ne vicina al mondo dell’autonomia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy