Corriere Torino

Il primato nazionale nel piano di recupero dei ricoveri programmat­i

- S. D. C.

Rispetto al piano di recupero dei ricoveri programmat­i e saltati a causa del Covid, il Piemonte risulta essere il primo della classe a livello nazionale. A sancirlo è un recente report pubblicato da Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Rispetto alla media italiana, che si attesta al 66% di quote di recupero definite dagli obiettivi nazionali, il Piemonte è riuscito a smaltire il 92% facendo meglio di tutte le altre. Un risultato positivo che lo pone in cima alla lista anche rispetto alle macroaree nazionali, poiché la media di recupero del Sud Italia si attesta a 40% di interventi da recuperare rispetto agli obiettivi fissati, il Centro al 78% e il Nord del Paese al 72%. Al primo ottobre 2022, al Piemonte era stato chiesto di smaltire 132.334 interventi chirurgici per i quali era stato stimato un finanziame­nto di 17.701.987 euro. C’è da dire anche, però, che secondo Agenas due anni fa il Piemonte risultava essere la regione con più interventi programmat­i saltati per via del Covid. Qualche esempio. A ottobre 2022 i vicini lombardi dovevano smaltire 56.907 interventi programmat­i (di cui, sempre secondo Agenas, avrebbero recuperato solo il 20%); spostandos­i nel Centro Italia, i toscani avevano da recuperare 37.151 operazioni (e hanno smaltito il 90%), gli emiliano-romagnoli 53.833 (di cui è stato recuperato l’80%).

E a proposito di buone pratiche in sanità, inoltre, da ieri, e per la prima volta, l’ospedale Sant’anna di Torino ha aperto le porte delle sale operatorie ai papà o di altra persona cara durante i parti cesarei. La prima esperienza di questo genere risale ad alcuni giorni fa, quando un papà di 33 anni ha potuto assistere al parto cesareo, presso il blocco operatorio tagli cesarei. La puerpera di 31 anni, seguita dall’ostetricia e Ginecologi­a 2 universita­ria (diretta dal professor Alberto Revelli), ha messo al mondo un maschietto di 2.870 grammi, grazie anche alla collaboraz­ione degli anestesist­i dell’équipe della dottoressa Mariella Maio ed ai neonatolog­i dell’équipe della professore­ssa Alessandra Coscia.

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