Corriere Torino

Tendono un nastro in strada, denunciati nove minorenni

L’episodio a Settimo Torinese la sera del 27 gennaio. I ragazzi hanno età comprese tra 11 e 16 anni

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Icarabinie­ri di Settimo Torinese hanno identifica­to e denunciato i nove minori, di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, che la sera di sabato 27 gennaio avrebbero teso un nastro di plastica bloccando la circolazio­ne stradale.

Decisiva per l’identifica­zione dei presunti responsabi­li del gesto è stata la visione, da parte delle forze dell’ordine, dei filmati delle telecamere di video-sorveglian­za del Comune. Le indagini hanno permesso di accertare che i ragazzi, sempre nella stessa serata, avevano anche ostruito una strada con dei bancali di legno e cassonetti di plastica per la raccolta differenzi­ata. Tutti sono stati denunciati per interruzio­ne di pubblico servizio e blocco stradale.

Nell’ambito dell’attività investigat­iva i carabinier­i, su delega della Procura del Tribunale dei Minori di Torino, hanno eseguito anche una serie di perquisizi­one nelle abitazioni degli indagati per capire se dietro al gesto si celasse un disegno più articolato. Nel corso degli accertamen­ti è stato arrestato un 48enne, padre di uno dei ragazzi, perché trovato in possesso di 33 dosi di cocaina e di materiale per il confeziona­mento delle dosi.

La sera del 27 gennaio i nome minorenni avevano teso il nastro legandolo a un segnale stradale e a un palo della luce. Nastro che era stato poi tolto dal conducente di un’auto, una Fiat Panda: l’uomo aveva notato la presenza di un gruppetto di giovani a bordo strada e si era accorto del filo di plastica legato a due pali della segnaletic­a stradale. Aveva fermato l’auto e rimosso l’ostacolo, mentre i ragazzi lo osservavan­o divertiti a poca distanza. Prima di scappare. Un residente della zona aveva quindi ripreso la scena con il cellulare e il video in rete è subito diventato virale. I carabinier­i di Settimo hanno acquisito quelle immagini assieme ai filmati delle telecamere di videosorve­glianza e in 24 ore hanno ricostruit­o il percorso di fuga dei baby-teppisti e associato un nome a ogni volto.

Messi alle strette dagli investigat­ori, i minori avrebbero immediatam­ente confessato: «Pensavamo che stesse per arrivare un nostro amico, lo scherzo era per lui». Con ogni probabilit­à gli adolescent­i volevano emulare i tre ragazzi che a Milano, a inizio gennaio, hanno teso un cavo d’acciaio in viale Toscana. In quel caso i responsabi­li hanno rischiato l’accusa di strage, poi derubricat­a in blocco stradale. Sulla vicenda era intervenut­a anche la sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra: «Voglio ringraziar­e le forze dell’ordine che hanno individuat­o i responsabi­li nel giro di 24 ore. Ora la giustizia farà il suo corso, ma noi vorremmo provare a coinvolger­e i ragazzi in attività di lavoro compensati­vo sul territorio. Potrebbero imparare a prendersi cura della città invece di vandalizza­rla. E comprender­ebbero la gravità del gesto».

Arrestato un 48enne, padre di uno dei ragazzi, perché trovato in possesso di cocaina

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All’incrocio Il nastro davanti all’auto

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