Corriere Torino

Borse di studio, la Regione completa il pagamento

Dopo oltre due mesi di mobilitazi­one, ieri mattina sono partiti i bonifici per gli ultimi studenti «idonei»

- C. San.

Dopo oltre due mesi di mobilitazi­one, ieri mattina sono partiti i bonifici. La Regione Piemonte ha completato il pagamento di tutte le borse di studio Edisu, con gli ultimi 1.959 «idonei non beneficiar­i» che ancora non le avevano ricevute. Fino alla scorsa settimana pareva dovessero aspettare fino a marzo, invece la questione si è risolta prima. Un ritardo denunciato a più riprese dagli studenti, arrivati a piantare le tende sotto il grattaciel­o della Regione e a presidiare Palazzo Lascaris.

Il pagamento è stato possibile grazie a uno stanziamen­to straordina­rio da parte della Regione di 8,3 milioni di euro all’ente per il diritto allo studio universita­rio che, in questo modo, ha potuto effettuare i bonifici e aggiornare la graduatori­a. «Avevamo promesso che tutti i 17.860 aventi diritto avrebbero avuto la borsa di studio e così è avvenuto», hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli assessori Elena Chiorino al Diritto allo studio universita­ri e Andrea Tronzano al Bilancio, ricordando che, con questo ulteriore stanziamen­to, la cifra destinata alle borse di studio supera i 92 milioni di euro, una cifra record. «Questa amministra­zione ha deciso di pagare tutte le borse di studio arrivando a triplicare le risorse che in passato erano destinate a questo capitolo del bilancio. È evidente che non potendo prevedere in anticipo il numero delle domande ammesse, e a fronte di un numero di aventi diritto più alto rispetto al passato, si è reso necessario integrare le risorse e, come avevamo assicurato, è stato fatto». Per la Regione gli impegni sono stati mantenuti, per gli studenti è una dimostrazi­one che «la lotta paga».

In un post sui social, il movimento Studenti Indipenden­ti ha ribadito la sua posizione. «A chi, nelle istituzion­i regionali, si vanta di “aver mantenuto le promesse”, rispondiam­o che hanno solo confermato la volontà politica di non finanziare il diritto allo studio e costruito un ridicolo teatrino di scarico di responsabi­lità sulle nostre vite», hanno commentato, in difesa di centinaia di studenti fuori sede rimasti senza borsa per pagare gli studi, l’affitto, le bollette e il cibo. Fino a rischiare di dover tornare a casa.

«Credere nell’università e nello studio vuol dire fare investimen­ti reali ed è per questo che la Regione ha trovato tutte le risorse necessarie nel suo bilancio», ha ribattuto la Regione. «Basti un semplice raffronto con il passato: nel 2019/2020, ultimo anno gestito dalla precedente amministra­zione, le borse pagate erano state 13.805 per un totale di 41.403.412 euro. Nel 2023, con la giunta di centrodest­ra alla guida, sono 17.860 le borse di studio per un totale di 92.106.437 euro. Questa è la migliore risposta a chi ha polemizzat­o in questi giorni, perché il sostegno agli studenti lo si fa con i fatti e non con le semplici parole».

Un ritardo denunciato a più riprese dagli studenti, arrivati a piantare le tende

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Gli striscioni Numerose le proteste organizzat­e dagli studenti negli ultimi mesi in città

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