Corriere Torino

Il sindaco scrive alla premier Meloni. Oggi le assemblee sindacali a Mirafiori

Stop a Berlina e Levante, Il suv verso Cassino Vittorio Emanuele, in Duomo Aimone e fuori maxischerm­o

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«Le notizie sulla cassa integrazio­ne a Mirafiori non sono positive, dobbiamo in qualche modo fare squadra sul territorio per cercare di dare una mano alla politica industrial­e italiana». All’indomani dell’annuncio di sette settimane di Cig nell’impianto Stellantis che riguardera­nno più di 2 mila operai e dopo aver scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni manifestan­do «profonda preoccupaz­ione» il sindaco di Torino Stefano Lo Russo torna a parlare del futuro della città dell’auto. «Ci preoccupan­o le affermazio­ni dell’ad Tavares relativame­nte alle linee italiane e ovviamente anche quelle di Mirafiori».

La prima cattiva notizia è arrivata a novembre: la nuova berlina Quattropor­te è stata rinviata al 2028. Un’eternità. E poche certezze sull’allocazion­e del modello. Le vecchie Ghibli e Quattropor­te sono arrivate a fine corsa, quindi non più produzione.

Vittorio Emanuele (1937-2024)

Sabato in Duomo non ci saranno il presidente della Regione, Alberto Cirio, e neanche il sindaco, Stefano Lo Russo. Ma sono attese molte teste coronate e i discendent­i delle famiglie di sangue blu più importanti di Europa. La lista dei partecipan­ti non è ancora definitiva, date le ragioni di sicurezza e le centinaia di richieste di partecipaz­ione alle esequie di Vittorio Emanuele. La cattedrale di Torino, destinata ad accogliere la cerimonia religiosa al posto della piccola Basilica di Superga, sarà divisa in settori. Le prime file dei 400 posti sono destinate ad accogliere la famiglia reale in arrivo venerdì.

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Figlio dell’ultimo re

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