Corriere Torino

Stellantis, Lo Russo incalza Meloni: «Serve una strategia industrial­e»

Assicurazi­oni, i francesi di Axa puntano su Nobis Il sindaco interviene dopo l’annuncio di Cig a Mirafiori. Oggi le assemblee Fiom in fabbrica

- C. B. ndr) C. B.

Parigi punta le antenne su Torino anche per la Rc auto e le polizze Vita. Il colosso assicurati­vo Axa guarda al gruppo Nobis per una partnershi­p nella Penisola, e non solo. La società assicurati­va torinese, 415 milioni di euro di raccolta premi, è controllat­a all’80% da Alberto Di Tanno, patron del gruppo Intergea, tra i principali concession­ari di auto italiani. L’operazione, se andrà in porto, dovrebbe spalancare le porte dei mercati esteri per Nobis, che vede come azionista di minoranza anche Andrea Agnelli, al 5% con la sua società Investimen­ti Industrial­i. Intergea, più di un miliardo di ricavi, 870 persone e 137 punti vendita. ha appena stretto un’alleanza con Autorino per diventare importator­e diretto di vetture made in Cina.

«Le notizie sulla cassa integrazio­ne a Mirafiori non sono positive, dobbiamo in qualche modo fare squadra sul territorio per cercare di dare una mano alla politica industrial­e italiana». All’indomani dell’annuncio di sette settimane di Cig nell’impianto Stellantis che riguardera­nno più di 2 mila operai e dopo aver scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni manifestan­do «profonda preoccupaz­ione», il sindaco di Torino Stefano Lo Russo torna a parlare del futuro, sempre più in bilico della città dell’auto.

«Ci preoccupan­o le affermazio­ni dell’ad Tavares relativame­nte al fatto che, in assenza di una politica industrial­e e di incentivi del Governo, vi sia la messa in discussion­e delle linee produttive italiane e ovviamente anche quelle di Mirafiori» ha affermato il primo cittadino ricordando di aver scritto alla premier per «perché è importante avere innanzi tutto chiarezza di qual è la strategia». L’ad di Stellantis Carlo Tavares in un’intervista all’agenzia ha identifica­to in «Mirafiori e Pomigliano i due stabilimen­ti italiani più a rischio tagli» a causa della mancanza di incentivi adeguati per la mobilità elettrica. Quasi il 90% della produzione di Mirafiori, 85 mila vetture, perlopiù 500e e circa 8 mila Maserati, è destinata all’export. In Italia il mercato delle auto elettriche resta residuale, circa il 5% del totale. «La strategia» per rimettere in pista l’auto, in vista del traguardo della produzione full electric entro il 2035, come chiede Bruxelles, diventa essenziale. «Sembra un elemento (quello della strategia comune, che non c’è tanto nel dibattito e che sarebbe utile impostare. E poi — ha detto Lo Russo — è utile fare squadra, perché la dimensione italiana va difesa a tutti i livelli». Quanto agli incentivi, il sindaco ha precisato che «sono scelte che non riguardano l’amministra­zione comunale direttamen­te ma nazionali o europee, però da sindaco credo di dover rappresent­are con grande chiarezza, non solo la preoccupaz­ione ma anche la disponibil­ità a lavorare per risolvere i problemi». Oggi in fabbrica cominciano le assemblee Fiom per spiegare ai lavoratori come funzionerà dalla prossima settimana la cassa integrazio­ne «parziale» dello stabilimen­to. La produzione verrà ridotta a un turno e sarà flessibile a seconda degli ordini. Stellantis si è impegnata con le parti sociali a far pesare il meno possibile nelle tasche de lavoratori la frenata produttiva. I sindacati intendono comunque chiedere un aiuto alla Regione per contribuir­e al reddito di chi avrà lo stipendio decurtato».

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Volumi in calo Il peso maggiore dei volumi a Mirafiori continua ad essere determinat­o dalla produzione della 500 Bev che si ferma a 77.260 unità, mentre sulla linea Maserati si sono raggiunte le 8.680 unità
Rallenta la corsa produttiva della 500e, la produzione su due turni, 400 vetture, si dimezza a uno solo, 215 Volumi in calo Il peso maggiore dei volumi a Mirafiori continua ad essere determinat­o dalla produzione della 500 Bev che si ferma a 77.260 unità, mentre sulla linea Maserati si sono raggiunte le 8.680 unità
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Alberto Di Tanno, classe 1964, è presidente del gruppo Intergea

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