Corriere Torino

Corso Belgio blindato per abbattere tre alberi «Dentro erano cavi»

Decine di agenti e carabinier­i hanno permesso il lavoro degli operai Gli aceri che il comitato vorrebbe salvare hanno «pericolosi­tà estrema» Todays diventa diffuso, il Comune pubblica il bando

- Di Gabriele Guccione P. Mor.

● Ieri all’alba gli operai del Comune si sono presentati in corso Belgio per cominciare ad abbattere gli alberi più pericolosi

● Per garantire l’esecuzione dei lavori sono intervenut­e anche le forze dell’ordine, scongiuran­do azioni di protesta del comitato che da mesi si oppone agli abbattimen­ti in corso Belgio

● Secondo il comitato, che nel frattempo si è rivolto in tribunale, quegli alberi si potrebbero salvare ma per i tecnici del Comune mettono a rischio la pubblica incolumità

Corso Belgio bloccato per ore, tra transenne, camionette, pattuglie, decine di uomini e donne della polizia, dei carabinier­i e dei vigili urbani. Il tutto per permettere agli operai incaricati dal Comune di fare il loro lavoro: abbattere tre aceri ormai arrivati a fine vita e classifica­ti dai tecnici, durante i controlli di stabilità, come «estremamen­te pericolosi». E potarne altri tre, «a rischio elevato», così da metterli in sicurezza ed evitare che crollino addosso a qualcuno. Dall’altra parte delle recinzioni, gli abitanti e gli attivisti del comitato che da mesi si batte (fino ad arrivare a trascinare Palazzo civico davanti a un giudice civile) per «salvare» gli alberi di corso Belgio. Alberi che secondo i tecnici dell’assessorat­o al Verde pubblico sarebbero quantomeno da sostituire: basterebbe guardare i ceppi e i tronchi cavi e marci rimasti a terra ieri mattina dopo le operazioni di taglio per rendersene conto. Ma i manifestan­ti non ne vogliono sapere e hanno chiesto al tribunale una contro-perizia, mettendo in dubbio le valutazion­i dei tecnici dell’assessorat­o.

Per non preallarma­re gli oppositori, i civich sono passati ieri casa per casa a citofonare alle 6.30 del mattino per chiedere di spostare le auto. «Non potendo mettere i cartelli per tempo — racconta un residente — hanno avvertito all’ultimo». Gli abitanti si dicono «delusi» per il metodo adottato: uno schieramen­to di forze dell’ordine che definiscon­o esagerato e nessun preavviso puntuale (a onore del vero i lavori erano stati preannunci­ati dieci giorni fa). Da parte del Comune, il blitz si è reso necessario per scongiurar­e proteste o atti eclatanti, per esempio manifestan­ti incatenati

Le attività dovranno svolgersi tra il 17 agosto e il 1° settembre, per minimo 7 giornate anche non consecutiv­e, con un palco principale in uno spazio all’aperto e azioni diffuse nella Circoscriz­ione 6. È la fisionomia del «nuovo» Todays, stando al bando aperto ieri dal Comune (per partecipar­e c’è tempo fino al 18 marzo). La dotazione sarà di 650 mila euro, ma chiunque vincerà avrà poco più di quattro mesi per preparare l’intero festival. È una delle contestazi­oni che più agitano le polemiche delle ultime settimane, come emerso anche nell’interpella­nza del consiglier­e 5 Stelle in Comune, Andrea Russi, discussa l’altro ieri, cui l’assessora alla cultura Rosanna Purchia ha ribattuto tirando dritto sulla decisione di Palazzo Civico. È stato aperto anche il bando per i punti estivi per iniziative fra il 1° giugno e il 30 settembre, con una dotazione complessiv­a di 330 mila euro e la scadenza per le candidatur­e fissata al 13 marzo. L’attenzione sarà rivolta in particolar modo alle offerte culturali in grado di ampliare la programmaz­ione di Torino nel mese di agosto. È su questo periodo, infatti, che la città intende investire di più. agli alberi. «Si tratta di interventi necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, che vanno effettuati con urgenza su alberi che sono stati certificat­i come pericolosi per la pubblica incolumità. A fronte di qualche inevitabil­e disagio — specifica l’assessore Francesco Tresso — andremo a mettere in sicurezza l’alberata, con interventi di contenimen­to delle chiome che sono funzionali anche al ripristino della linea tranviaria 15 lungo corso Belgio».

Ma il motivo del contenere va ben al di là degli interventi

Sono 33 le piante a rischio elevato Si aspetta intanto la decisione dei giudici

urgenti di queste settimane: ne saranno fatti altri 14 nel giro dei prossimi dieci giorni. L’obiettivo del comitato è mandare all’aria il progetto di ridisegno dell’alberata che la città ha in serbo e che rimpiazzer­ebbe i 247 esemplari di acero americano con altre essenze. In una prima versione, il piano prevedeva di sostituire gli attuali alberi con dei peri cinesi, certamente più piccoli e meno frondosi degli aceri, che non sono rimpiazzab­ili perché nella lista nera delle piante infestanti e da contenere. Ma poi, davanti alle proteste, il Comune si è detto disponibil­e a valutare altre essenze, ad esempio dei tigli a sviluppo verticale. Le rassicuraz­ioni non sono servite però a fermare il comitato, che si è rivolto alla magistratu­ra per tentare di fermare gli abbattimen­ti. Per gli abitanti di corso Belgio quegli aceri vecchi di 70 anni («Ma in media vivono il doppio!») sono da «salvare». Punto e basta.

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Gli abbattimen­ti (17 in tutto) andranno avanti in corso Belgio per una decina di giorni Alcuni degli esemplari tagliati avevano il tronco cavo
Cantiere Gli abbattimen­ti (17 in tutto) andranno avanti in corso Belgio per una decina di giorni Alcuni degli esemplari tagliati avevano il tronco cavo
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Dopo il corteo Un centinaio di militanti si è ritrovato nel cortile del Rettorato di via Po

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