Corso Belgio blindato per abbattere tre alberi «Dentro erano cavi»
Decine di agenti e carabinieri hanno permesso il lavoro degli operai Gli aceri che il comitato vorrebbe salvare hanno «pericolosità estrema» Todays diventa diffuso, il Comune pubblica il bando
● Ieri all’alba gli operai del Comune si sono presentati in corso Belgio per cominciare ad abbattere gli alberi più pericolosi
● Per garantire l’esecuzione dei lavori sono intervenute anche le forze dell’ordine, scongiurando azioni di protesta del comitato che da mesi si oppone agli abbattimenti in corso Belgio
● Secondo il comitato, che nel frattempo si è rivolto in tribunale, quegli alberi si potrebbero salvare ma per i tecnici del Comune mettono a rischio la pubblica incolumità
Corso Belgio bloccato per ore, tra transenne, camionette, pattuglie, decine di uomini e donne della polizia, dei carabinieri e dei vigili urbani. Il tutto per permettere agli operai incaricati dal Comune di fare il loro lavoro: abbattere tre aceri ormai arrivati a fine vita e classificati dai tecnici, durante i controlli di stabilità, come «estremamente pericolosi». E potarne altri tre, «a rischio elevato», così da metterli in sicurezza ed evitare che crollino addosso a qualcuno. Dall’altra parte delle recinzioni, gli abitanti e gli attivisti del comitato che da mesi si batte (fino ad arrivare a trascinare Palazzo civico davanti a un giudice civile) per «salvare» gli alberi di corso Belgio. Alberi che secondo i tecnici dell’assessorato al Verde pubblico sarebbero quantomeno da sostituire: basterebbe guardare i ceppi e i tronchi cavi e marci rimasti a terra ieri mattina dopo le operazioni di taglio per rendersene conto. Ma i manifestanti non ne vogliono sapere e hanno chiesto al tribunale una contro-perizia, mettendo in dubbio le valutazioni dei tecnici dell’assessorato.
Per non preallarmare gli oppositori, i civich sono passati ieri casa per casa a citofonare alle 6.30 del mattino per chiedere di spostare le auto. «Non potendo mettere i cartelli per tempo — racconta un residente — hanno avvertito all’ultimo». Gli abitanti si dicono «delusi» per il metodo adottato: uno schieramento di forze dell’ordine che definiscono esagerato e nessun preavviso puntuale (a onore del vero i lavori erano stati preannunciati dieci giorni fa). Da parte del Comune, il blitz si è reso necessario per scongiurare proteste o atti eclatanti, per esempio manifestanti incatenati
Le attività dovranno svolgersi tra il 17 agosto e il 1° settembre, per minimo 7 giornate anche non consecutive, con un palco principale in uno spazio all’aperto e azioni diffuse nella Circoscrizione 6. È la fisionomia del «nuovo» Todays, stando al bando aperto ieri dal Comune (per partecipare c’è tempo fino al 18 marzo). La dotazione sarà di 650 mila euro, ma chiunque vincerà avrà poco più di quattro mesi per preparare l’intero festival. È una delle contestazioni che più agitano le polemiche delle ultime settimane, come emerso anche nell’interpellanza del consigliere 5 Stelle in Comune, Andrea Russi, discussa l’altro ieri, cui l’assessora alla cultura Rosanna Purchia ha ribattuto tirando dritto sulla decisione di Palazzo Civico. È stato aperto anche il bando per i punti estivi per iniziative fra il 1° giugno e il 30 settembre, con una dotazione complessiva di 330 mila euro e la scadenza per le candidature fissata al 13 marzo. L’attenzione sarà rivolta in particolar modo alle offerte culturali in grado di ampliare la programmazione di Torino nel mese di agosto. È su questo periodo, infatti, che la città intende investire di più. agli alberi. «Si tratta di interventi necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, che vanno effettuati con urgenza su alberi che sono stati certificati come pericolosi per la pubblica incolumità. A fronte di qualche inevitabile disagio — specifica l’assessore Francesco Tresso — andremo a mettere in sicurezza l’alberata, con interventi di contenimento delle chiome che sono funzionali anche al ripristino della linea tranviaria 15 lungo corso Belgio».
Ma il motivo del contenere va ben al di là degli interventi
Sono 33 le piante a rischio elevato Si aspetta intanto la decisione dei giudici
urgenti di queste settimane: ne saranno fatti altri 14 nel giro dei prossimi dieci giorni. L’obiettivo del comitato è mandare all’aria il progetto di ridisegno dell’alberata che la città ha in serbo e che rimpiazzerebbe i 247 esemplari di acero americano con altre essenze. In una prima versione, il piano prevedeva di sostituire gli attuali alberi con dei peri cinesi, certamente più piccoli e meno frondosi degli aceri, che non sono rimpiazzabili perché nella lista nera delle piante infestanti e da contenere. Ma poi, davanti alle proteste, il Comune si è detto disponibile a valutare altre essenze, ad esempio dei tigli a sviluppo verticale. Le rassicurazioni non sono servite però a fermare il comitato, che si è rivolto alla magistratura per tentare di fermare gli abbattimenti. Per gli abitanti di corso Belgio quegli aceri vecchi di 70 anni («Ma in media vivono il doppio!») sono da «salvare». Punto e basta.