Corriere Torino

Urbanski e Kilar, le notti polacche dell’osn Rai

- Luc. Cast.

È«Polonia» la parolachia­ve, anzi il luogochiav­e del doppio appuntamen­to di stasera e domani con l’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Polacco è infatti innanzitut­to il direttore che per la prima volta salirà sul podio dell’auditorium Toscanini: Krzysztof Urbanski. Nato nel 1982 a Pabianice e formatosi al Conservato­rio Chopin di Varsavia, Urbanski è già stato ospite del gotha delle orchestre europee (Berliner Philharmon­iker, Staatskape­lle di Dresda, Gewandhaus­orchester di Lipsia, London Symphony Orchestra) e oggi — dopo esperienze a Indianapol­is, Trondheim,

Tokyo — è direttore principale dell’orchestra Sinfonica di Berna in Svizzera.

Con sé il giovane direttore porterà un’opera rara, mai eseguita prima a Torino, figlia dell’avanguardi­a musicale del suo paese: «Orawa» di Wojciech Kilar. Un poema sinfonico per orchestra d’archi ispirato alle tradizioni popolari e del folklore che Kilar — compositor­e noto soprattutt­o per le colonne sonore cinematogr­afiche (per i connaziona­li Polanski, Wajda e Zanussi, ma anche per «Dracula» di Francis Ford Coppola e «Ritratto di signora» di Jane Campion) — presentò in patria nel 1986.

Il terzo elemento polacco della serata arriva dal Canada. Dopo «Orawa», l’osn Rai diretta da Urbanski affronterà il concerto n.2 per pianoforte e orchestra di Sergej Prokofiev con solista Jan Lisiecki. A tutti gli effetti canadese (è nato a Calgary nel 1995), il giovane pianista è legato con la Polonia dalle origini dei genitori e dall’edizione del 2008 del Festival Chopin di Varsavia, in cui esordì appena tredicenne. Successiva­mente è stato il più giovane artista di sempre a vincere un Gramophone Award (nel 2013) ed è già passato tre volte al Toscanini (2016, 2018 e 2021), dove si ripresenta con il virtuosiss­imo concerto composto da Prokofiev nel 1913. La chiusura di serata sarà affidata alla Sinfonia n.4 in fa minore di Petr Ilic Cajkovskij, scritta tra il 1876 e il 1878, uno dei periodi più delicati nell’esistenza del compositor­e russo, in cui — preoccupat­o dall’emarginazi­one sociale che avrebbe potuto derivare dalla sua omosessual­ità — accettò di sposare l’ex-allieva Antonina Ivanovna Miljukova, ma in cui iniziò anche il lungo carteggio con la baronessa Nadezda von Meck, sua ammiratric­e e mecenate, dove si racconta proprio la genesi di questa sinfonia. Stasera il concerto inizia alle 20.30 (diretta Radio3). Domani replica alle 20. Biglietti da 30 a 9 euro.

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