Mike Tyson cerca casa: «Vorrei una villa in Italia»
L’ex re del pugilato a Torino per recitare nel film Bunny-man Le donazioni ai lavavetri e la voglia di «aiutare il vostro cinema»
«Iron» Mike Tyson è un po’ meno di acciaio. Lui assicura di essere diverso, nuovo, migliore. E viene anche da credergli vedendo la disponibilità sciorinata in questi suoi giorni torinesi in cui non si è (quasi mai) sottratto alle tante richieste di selfie e autografi. «Voglio essere il più umile possibile. I miei amici mi dicono di non utilizzare troppo questa parola, ma io sto lavorando proprio su di me, per raggiungere questo obiettivo», dice allargando un sorriso in 16/9.
Dal ring al ciak. L’ex fuoriclasse del pugilato, 57 anni, oggi lascerà Torino per tornare in California dopo aver trascorso quattro giorni tra l’hotel Principi di Piemonte, nella stessa suite dove a novembre aveva soggiornato Novak Djokovic, e gli avveniristici studi cinematografici di Prodea Group, in Strada della Manta 24, in una anonima zona industriale alle porte di Beinasco. Questa Cinecittà de noantri è stata scelta dalla Tuscany Film Studio per girare il 95% delle riprese di Bunny-man, il nuovo film del produttore italo-canadese Andrea Iervolino.
Tyson si è presentato alla conferenza stampa di fine lavori con oltre un’ora di ritardo, ma nessuno ha avuto (comprensibilmente) il coraggio di rimproverarlo quando, in compagnia di sua moglie Lakiha Spicer e di alcuni bodyguard, è sceso dal suo van nero con i vetri oscurati. Il motivo del ritardo? Le star si fanno attendere, poco ma sicuro. Ma dalla produzione è filtrato un dettaglio curioso: Mike si è voluto fermare a ogni semaforo presidiato da un lavavetri per lasciare qualche euro.
Ecco il nuovo Mike, insomma. Quello che dopo un paio di accuse di stupro (nel 1992 e poi ancora nel 2023) nella pellicola Bunny-man diventa una sorta di paladino che si schiera in difesa della dignità delle donne e a favore della lotta per l’uguaglianza di genere. E pazienza se ieri, sotto i riflettori degli studios torinesi, grondando sudore, il 57enne ex «Kid Dynamite» ha chiesto a gran voce a sua moglie di portargli dei fazzolettini.
C’è un Tyson nuovo, che non sferra jab e uppercut ma esterna amore. Anche per il Belpaese: «L’italia è sempre stupenda, non cambia mai. Mia moglie ha studiato qui da voi, parla italiano. Voglio restare vicino all’industria del cinema, italiano in particolare. Sto considerando di prendere una villa da queste parti». Non è dato (ancora) sapere dove: certo che le gettonatissime Langhe non sembrano la zona più adatta per lui che ha abbandonato l’alcool per bere solo acqua o tisane (consumate nelle sue tappe gourmet da Giovanni in via Gioberti, da Casa Fiore in via della Rocca, da Dino in corso Allamano).
Tyson studia da attore, e dopo diversi cammei è pronto ad andare oltre, a recitare qualcuno che non sia se stesso. «Mike può diventare una star del cinema — afferma il produttore Andrea Iervolino —. Nei suoi occhi vedo un diavolo ma anche un angelo, l’uomo più cattivo del mondo ma anche il più buono. È una persona piena di quelle emozioni che gli attori sanno trasmettere. Va solo guidato, molto dipenderà dai registi. E il prossimo a lavorare con lui, anche qui a Torino, ha vinto due premi Oscar». Aggiunge lo stesso Mike: «Ho preso questa nuova carriera molto seriamente, ho frequentato anche dei corsi di recitazione. Se resto l’uomo più cattivo del mondo? Vado oltre, ora voglio diventare il migliore al mondo nel cinema». Ma non chiedetegli di fare «soltanto» l’attore, perché il passato (glorioso) proprio non si cancella: «Sono stato in una scuola statunitense, nessuno degli alunni mi conosceva per il pugilato. Quei ragazzini mi avevano unicamente visto nel film Una notte da leoni. Mi conoscono grazie ai video che vedono su Tiktok oppure Youtube. Uno di loro mi ha detto che suo nonno si ricordava dei miei match di pugilato: ecco, è riuscito a distruggere il mio ego — ha detto Tyson con un sorriso grande così —. Ho subito pensato: “Beh stronzetto, non hai la minima idea di tutto quello che ho fatto”». Risate, sipario.
Nuova sfida
Ho preso la mia nuova carriera molto sul serio Ora voglio essere il migliore anche sul set