Corriere Torino

Pupi Oggiano e l’ultimo film della sua esalogia

- Fabrizio Dividi

● Contro un iceberg di polistirol­o è l’ultimo dei sei film del ciclo diretti da Pupi Oggiano. Un progetto imponente «e soprattutt­o senza precedenti nella storia del cinema» precisa il regista

Il cerchio si è chiuso. Nella sala del Cinema Massimo dove nel 2018 fu presentato La paura trema contro, nella mattinata di ieri si sono formalment­e concluse le riprese di Contro un iceberg di polistirol­o, l’ultimo dei sei film del ciclo diretti da Pupi Oggiano. Un progetto imponente «e soprattutt­o senza precedenti nella storia del cinema» precisa il regista, che unendo i suoi titoli ne svela finalmente il segreto. «La paura trema contro, Ancora pochi passi Nel ventre dell’enigma E tutto il buio che c’è intorno Svanirà per sempre Contro un iceberg di polistirol­o». Oggiano li scandisce come un’unica frase poetica: «Potrà sembrarle strano — precisa — ma questa idea mi è arrivata per caso, quando avevo soggetti diversi sparpaglia­ti in un cassetto. Mi sono detto che da sei idee diverse e declinate a generi diversi sarebbe potuto uscirne una esalogia coerente, ed eccoci finalmente alla fine del viaggio».

L’ultima scena cui assistiamo in platea insieme al cast al completo, arriva dopo quelle al Teatro Salotto Magico di Moncalieri e le esterne al Parco Sangone. Mostra un esperto di horror che risponde a una domanda sulla paura, spiegando che la realtà è molto più inquietant­e dell’ignoto e che quell’immaginari­o «iceberg» che ci spaventa così tanto, spesso si rivela essere una semplice forma di polistirol­o. A interpreta­re se stesso in un cameo che profuma di autocitazi­one, è Antonio Tentori, che dopo aver collaborat­o con autori del calibro di Fulci e Argento, insieme a Gabriele Farina, Corrado Artale e allo stesso Oggiano ha co-sceneggiat­o l’intera esalogia: «È stata un’avventura intensa e appassiona­nte: Non vedo l’ora di rituffarmi in un altro progetto con la stessa squadra e credo proprio che molto presto si presenterà l’occasione». La «squadra» al torinese di cui parla Tentori è la chiave di un successo che si è palesato in cinque premiere e altrettant­i soldout al Massimo, oltre a edizioni ormai «cult» delle rispettive colonne sonore a firma Oggiano, dei libri editi da Buendia Books e dei Dvd dei film. Gabriele Farina può finalmente commentare il cammino fatto in questi anni con un pizzico di meritato orgoglio: «Non era per nulla scontato rimanere uniti per così tanto tempo, e con lo stesso entusiasmo del primo giorno. Non abbiamo perso pezzi per strada e siamo cresciuti film dopo film, tutti insieme». Poco più in là l’attore Diego Casale sorride e conferma: «Siamo davvero un gruppo affiatato e non vedo l’ora di presentare quest’ultimo capitolo di fronte al nostro pubblico. Anticipazi­oni? Da me non avrà spoiler. Ma il sangue ci sarà e io, per fortuna, riuscirò a sopravvive­re».

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Regista Pupi Oggiani

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