Castelmagno, un’esperienza in Valle Grana
Il Castelmagno e la sua corte, esperienza gastronomica in Valle Grana è il titolo della serata in programma sabato 17 febbraio al Forte di Bard alle 19,30. Protagoniste le eccellenze del territorio della Valle Grana ( Cuneo) con un menu realizzato dal cuoco artigiano Eugenio Manzone «Poldo» del Ristorante Il Portichetto di Caraglio. Cuoco artigiano, perché è uno dei primi ad aver aderito al marchio Creatori d’eccellenza di Confartigianato Imprese Cuneo per valorizzare l’artigianalità del lavoro di trasformazione delle materie prime in cibo di qualità. Il formaggio Castelmagno, l’aglio di Caraglio, lo zafferano della Valle Grana, il sidro di mele, la lavanda, la patata ciarda dalla buccia rossa, le castagne e la pera madernassa compongono un raffinato menu che prevede: pregustativo con battuta di fassone al coltello, crema all’aglio di Caraglio e cracker ai semi accompagnato da cocktail alla lavanda, sidro demisec tradizione o succo di mele antiche; Mattonella di zucca violino e cavolo nero con bagna caoda; gnocchi di patate di montagna con farina rosso gentile, Castelmagno, burro di malga e vino rosso; risotto carnaroli allo zafferano e pera Madernassa fiammeggiata; Stracotto doppia cottura al Barbaresco con vellutata di patate e briciole di cavolo; Tris di formaggi Castelmagno, Blu di capra e Primo sale con confetture e miele; tris di dolci con torta di castagne, gelato alla lavanda, pere sciroppate; mela in frutto e per finire digestivo con Genepy e Sidro Pataras. I vini in abbinamento (non compresi nel costo della cena) sono della Valle d’aosta e precisamente due rossi: Torrette della Cave des Onze Communes e Donnas della Caves Coopératives de Donnas. La serata inizierà alle 19,30 con la visita libera alle mostre di Gustav Klimt e a quella fotografica di Gian Paolo Barbieri. Sono previsti due pacchetti: cena (bevande escluse) ed ingresso mostre 50 euro a persona oppure la soluzione 200 euro a coppia con pernottamento per una notte all’hotel Cavour et des Officiers ricavato nelle sale della vecchia guarnigione. (piera genta)