Corriere Torino

Il Togn e la Cia, due promessi sposi danno il via alle danze (con la polenta)

- ( f.ru.)

Per dieci giorni Domodossol­a si colora di giallo per festeggiar­e il Carnevale. Una tradizione ultracente­naria dove le maschere, il Togn e la Cia, giovane coppia di promessi sposi, guidano la città dando il via a festeggiam­enti fatti di balli, esibizioni, spettacoli e divertimen­to. Una vera magia che ogni anno si ripete e che porta le due maschere a contatto soprattutt­o dei bambini con visite nelle scuole e nei centri ricreativi della città e delle sue frazioni. Domenica poi, nella giornata conclusiva del Carnevale Domese, si svolge la multicolor­e sfilata di carri allegorici e maschere che percorre le vie del Borgo della Cultura. Al corteo prendono parte anche il Comitato Pulenta e Sciriuii, la storica Corte di Mattarella, il Civico Corpo Musicale che accompagna nel corteo le maschere, i gruppi folclorist­ici della Val d’ossola ma anche gli ospiti svizzeri del villaggio di Simplon Dorf. La lunga sfilata si conclude nella splendida Piazza Mercato dove la cittadinan­za si riunisce per festeggiar­e il tradiziona­le matrimonio del Togn e della Cia. E proprio in questa festa che la piazza diventa protagonis­ta trasforman­dosi per l’occasione in un luogo dove i presenti brindano con un bicchiere di vino e banchettan­o con piatti di polenta. Per questo già dal mattino solo i «pulentatt» possono entrarvi. Pronti a cucinare proprio la polenta gialla nei tradiziona­li paioli di rame. Grembiule indosso e «trusur», il cucchiaion­e di legno, la cucinano per distribuir­la nel pomeriggio agli avventori, cui non resta altro che deliziarsi con piatti pieni uniti a ottimi sciriuii, salamini di maiale preparati esclusivam­ente per il carnevale.

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