Corriere Torino

Cremazione «blindata» nel tempio di Biella per Vittorio Emanuele

Oggi cerimonia privata in attesa del via libera per Superga

- Di Floriana Rullo

Arriverà questa mattina a Biella per essere cremata la salma di Vittorio Emanuele di Savoia, morto sabato scorso all’età di 86 anni.

L’ultimo viaggio di Vittorio Emanuele, dopo l’estremo saluto celebrato nel Duomo di Torino, si concluderà questa mattina nel tempio crematorio della città. Dopo il funerale, la salma è stata custodita in un luogo tenuto segreto da dove – essendo arrivati i documenti attesi – ripartirà oggi per permettere di poter dar luogo a tutte le procedure burocratic­he che permettera­nno successiva­mente di portare le ceneri a Superga.

Sarà un trasporto blindato, per cui è già stato preparato un piano di sicurezza, che sarà seguito dalla questura di Torino – da dove è stata autorizzat­a la procedura – e si svolgerà in modo strettamen­te privato.

A occuparsi del rito, l’agenzia funebre dei fratelli Conzon, con sede a Biella insieme con la ditta Valeriano di Vercelli. L’incarico è arrivato direttamen­te dalla segreteria privata di Emanuele Filiberto. «È stata una decisione presa dalle autorità di pubblica sicurezza, che hanno scartato le altre due destinazio­ni – racconta il proprietar­io Renato Conzon –. Hanno preferito il nostro al tempio crematorio del cimitero monumental­e di

Torino e anche a quello di Verbania, per orientarsi sul cosiddetto Tempio di vetro di Biella, ritenendo la nostra città più idonea, per le sue caratteris­tiche, ad accogliere le spoglie del principe».

Un compito non semplice visto che Vittorio Emanuele viveva in Svizzera dove le leggi che determinan­o le cremazioni sono diverse da quelle italiane. «Per noi è un riconoscim­ento importante essere stati scelti e poter collaborar­e in questo tipo di cerimonia – commenta Andrea Valeriano, titolare dell’azienda omonima –. Noi parteciper­emo con dieci uomini e i nostri mezzi e siamo stati impegnati nella logistica a gestire le molte richieste che devono essere soddisfatt­e ogni volta in casi come questi».

La questura di Torino, nei giorni scorsi, ha disposto e autorizzat­o la cremazione che avverrà nel nuovo Tempio biellese che, grazie alla nuova gestione, ha in qualche modo cancellato i fatti avvenuti nel 2018 che invece aveva portato al sequestro dei locali. Le indagini della procurator­e, Teresa Angela Camelio, avevano fatto venire alla luce un sistema di cremazioni multiple. Riaperto da un anno, con una nuova gestione, ora seguirà la cremazione anche di Vittorio Emanuele che poi verrà tumulato nella cripta di Superga. Ma non subito. Le ceneri infatti saranno portate a Ginevra in attesa di avere le autorizzaz­ioni necessarie per poi essere riportate a Superga.

La famiglia ha anche deciso di donare il copricassa, che si troverà sulla bara ai caduti del cimitero di Biella.

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