Corriere Torino

Odilla Bastoni, imprenditr­ice illuminata Ha messo bellezza in tutto ciò che faceva

- di Gianluca Sartori

Si terranno oggi alle 12.15 presso la parrocchia Beata Vergine delle Grazie di corso Einaudi i funerali di Odilla Bastoni, storica imprenditr­ice torinese mancata a 75 anni all’affetto della sua bellissima famiglia. Dolcezza, lungimiran­za e determinaz­ione trovavano in lei una mirabile sintesi che le ha permesso di costruire praticamen­te da sola una storia imprendito­riale di successo, che oggi è portata avanti dal figlio Gabriele Maiolani.

Odilla, nata e cresciuta a Torino, aveva iniziato una carriera come decoratric­e di porcellane di Limoges, perché il senso per la bellezza e per l’arte scorreva da sempre dentro le sue vene. Proprio grazie ai contatti e alle conoscenze intraprese in Francia svolgendo questo mestiere si avvicinò al mondo dei maestri cioccolati­eri d’oltralpe, diventando molto amica in particolar­e di André Sauvadet. Così ha avuto l’intuizione di affiancare, presso la «Bottega Storica Odilla Bastoni» di via Fratelli Carle che aprì nel 1980, la vendita delle porcellane a quella del cioccolato. C’è stato poi il matrimonio col marito Massimo, che però è stato impegnato profession­almente in altri settori. Dunque, si può dire che Odilla sia stata una donna che si è fatta da sé, partendo da umili origini e scommetten­do sulle sue doti con molto successo.

Gabriele, l’unico figlio di Odilla, ha poi ereditato il mondo costruito dalla madre, concentran­dosi in particolar­e sul cioccolato e diventando a sua volta un raffinatis­simo maitre

chocolatie­r grazie ai suoi studi e alle sue esperienze.

Ma è sempre stata sua madre la guida di questa fortunata attività e sempre a lei va ricondotta la decisione di aprire, a fianco della cioccolate­ria, il pastificio «Baltuzzi», che ha preso il nome dalla madre di lei scomparsa. Odilla era forte, determinan­te, aveva una visione ampia e lungimiran­te e soprattutt­o era un grandissim­o esempio di cultura del lavoro. Ha trasmesso i suoi valori, oltre che al figlio, anche alla nuora Barbara e agli adorati nipotini Filippo, Vittoria, Ginevra e Riccardo.

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